Quarantuno punti. E salvi.
Cagliari dodicesimo. Ma più libero mentalmente per provare a centrare l'obiettivo decimo posto caldeggiato dal presidente Tommaso Giulini dopo la vittoria con il Frosinone e la conquista della (allora) virtuale salvezza. La sfida è abbordabile: per chiudere la stagione c'è l'Udinese alla Sardegna Arena. Ma bisognerà fare i conti, oltre che con i friulani, anche con i risultati delle altre, Spal e Sassuolo su tutte.
Dopo arriverà paradossalmente la parte più difficile: costruire il Cagliari del centenario e dei 50 anni dallo scudetto. In poche parole: preparare la prossima stagione. La parola chiave si chiama Barella: difficile pensare che l'azzurro possa restare un altro anno, è già un mezzo miracolo che sia rimasto in Sardegna anche questa stagione. E allora il Cagliari dovrà essere bravo a ricostruire se stesso provando a ragionare su un futuro senza il suo gioiello.
Arriveranno altre tentazioni: Cragno e Pavoletti, gli altri due azzurri, saranno inevitabilmente richiesti da qualche big.
Perché un portiere che para e un attaccante che segna servono a tutti
Il Cagliari salvo pensa già al futuro
Pavoletti a quota 15, è record. Difficile trattenere Barella