(ANSA) - ORISTANO, 23 MAG - Il sagrato pieno di mazzi di
fiori, di corone, di messaggi, la chiesa di San Giorgio a Ruinas
(Oristano) stracolma di gente per dare l'ultimo saluto a Pietro
Secci e Carmelino Marceddu, i due allevatori di 80 anni uccisi
lunedì scorso nelle campagne del paese in provincia di Oristano.
Un'intera comunità sconvolta che in queste settimane ha visto
riaffiorare l'ombra della faida che molti anni fa aveva
macchiato le strade della zona.
Intanto, le indagini dei carabinieri proseguono. Nelle ultime
ore i militari hanno sentito amici, parenti e conoscenti dei due
allevatori. Si scava nel passato delle vittime. Carmelino
Marceddu nel 1966, all'epoca 25enne, assistette all'uccisione
del fratello Luigi. Nel 2001 il fratello di Pietro Secci, Dino,
era invece rimasto ferito durante l'omicidio di Pierpaolo
Meloni. I due fatti, comunque, dal punto di vista investigativo
sarebbero già cristallizzati.
Un impulso alle indagini potrebbe essere arrivato
dall'autopsia eseguita ieri dal medico legale Roberto Demontis,
ma sui risultati Procura e carabinieri mantengono la massima
riservatezza. (ANSA).
Allevatori uccisi: folla ai funerali
Intanto proseguono le indagini, attesa per esiti autopsie