Sardegna

Turismo -5%, rischio flop in Sardegna

Federalberghi, pesano sommerso e ripresa Nord Africa

Redazione Ansa

La stagione turistica in Sardegna rischia di essere un flop. Da un'indagine di Federalberghi illustrata dal presidente Paolo Manca emerge che nel 2019 il numero di vacanzieri è in calo del 5%: circa 750mila in meno rispetto allo scorso anno. E' possibile anche già fare un primo bilancio delle prenotazioni per il mese di giugno appena trascorso: il sentiment è negativo per il 56% degli addetti ai lavori, solo il 23,3% ritiene che le prenotazioni siano in linea con lo scorso anno. Nonostante tutto non saranno i dipendenti del comparto a pagare le conseguenze: l'83,5% degli intervistati conferma l'organico del 2018.

Pesano sul trend negativo i trasporti, sia via mare che in aereo, l'abusivismo delle case vacanza e la ripresa dei flussi turistici in Nord Africa, il difficile rapporto tra pubblico e privato e le politiche di governance del settore non all'altezza della destinazione Sardegna. Secondo l'indagine realizzata dall'ufficio studi di Federalberghi, nel mese di aprile di quest'anno si contavano già 31.676 alloggi a disposizione su Airbnb. Di questi, solo settemila circa dotati di codice Iun (Identificativo univoco numerico) che per legge deve essere esposto in ogni strumento di comunicazione e di commercializzazione on line della propria struttura.

A dicembre del 2018 questi alloggi erano 30.094, 25.110 nello stesso mese del 2017 e 12.896 nel 2016: un incremento vertiginoso che vede Olbia al primo posto con 2.379 annunci, seguita da Alghero con 1.998 e Cagliari città con 1.770. Sommerso a parte, "sono stati sottovaluti la ripartenza molto forte del Nord Africa e della Turchia, c'è una concorrenza pazzesca - spiega Paolo Manca - Anche la Spagna ha i nostri stessi problemi determinati dai mercati che si riaprono". Se dunque, per questi motivi, il calo è fisiologico, "avremmo dovuto lavorare di più - incalza il presidente di Federalberghi - per mantenere alto l'appeal della Sardegna".
   

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