Sardegna

Legambiente preme per uscita da carbone

Bene il metano ma senza la dorsale. "Regione cambi idea"

Redazione Ansa

No al rinvio della fase di uscita dal carbone già prevista per il 2025. E sì al metano - ma senza la dorsale - all'elettrodotto e alle rinnovabili. È la posizione di Legambiente Sardegna sulla questione energetico-climatica sostenuta anche dai vertici nazionali dell'associazione. "Questo tipo di atteggiamento - ha sottolineato il vicepresidente Edoardo Zanchini riferendosi alla richiesta di una proroga alla decarbonizzazione da parte della Regione - rischia di isolare la Sardegna, di farle perdere ingenti risorse che avrebbero poi ripercussioni sui posti di lavoro. Nella prossima programmazione europea 2021-2027 sono previste delle grosse opportunità per territori che rischiano di più nella transizione come la Sardegna".

E il presidente del comitato scientifico di Legambiente Sardegna, Vincenzo Tiana, chiederà alla Regione di rivedere le sue posizioni - l'assessora all'Industria Anita Pili si è già espressa favorevolmente su dorsale e proroga del phase out - anche in virtù delle spinte europee, ma soprattutto della emergenza climatica. "Ormai siamo al countdown per la riduzione delle emissioni che nel 2050 dovranno raggiungere quota zero - ha ricordato Tiana - Da subito la Regione definisca una sua strategia aprendo un apposito tavolo chiamando i maggiori esperti. Ci sono importanti elementi da tenere in considerazione". Legambiente ha spiegato che per gestire la decarbonizzazione e rispettare la scadenza del 2025 occorre partire immediatamente con un programma di riconversione.

Cominciando dall'avvio della realizzazione dell'elettrodotto Sardegna-Sicilia-Penisola. Bocciata la dorsale del metano sostenuta, invece, da Confindustria. "Forse aveva senso vent'anni fa, ora non più - ha chiarito Scanzini - Bene depositi costieri, ma sempre tenendo presente l'innovazione legata al rispetto dell'ambiente. E poi sarà importante abbinare biometano alla vocazione agricola del territorio. Ma il futuro - ha ribadito il numero due nazionale di Legambiente - sarà nelle rinnovabili".
   

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