Il Molise è tra le regioni europee con il più basso tasso di occupazione di immigrati (sia provenienti da altri Paesi Ue che extra-Ue) mentre in Sardegna, a sorpresa, quasi tre cittadini extracomunitari su quattro hanno un lavoro. Questo, in sintesi, il quadro dipinto da Eurostat con la pubblicazione dei dati 2018 che indicano pure che in Italia circa il 65% degli stranieri ha un'occupazione.
Un tasso superiore persino a regioni del Nord come la Lombardia (66,5%) e il Friuli Venezia Giulia (65,3%), ma anche al Lazio (66%), che nella capitale ospita la sede di numerose istituzioni internazionali. Di tenore decisamente diverso sono invece i dati delle regioni del Mezzogiorno e in particolare del Molise, che nonostante l'incremento di sette punti rispetto al 2017 è ultimo fra le italiane e le regioni europee con il 45,5% degli occupati. In Molise il panorama negativo non cambia - anzi peggiora - se si guarda all'occupazione dei cittadini Ue non italiani: dal 2017 al 2018 il dato è crollato di dieci punti, dal 53,1% al 43,4%, facendo scendere la regione fino al terzultimo posto fra i territori europei monitorati. Peggio fanno solo due regioni della Grecia settentrionale. Nelle ultime 20 posizioni europee ci sono poi altre quattro zone del Mezzogiorno: Calabria (49,8%), Basilicata (52%), Sicilia (52,1%) e Puglia (53,5%). La Sardegna, prima per occupazione degli extracomunitari, registra invece un tasso del 58,8% per i cittadini Ue.