Un esposto contro la realizzazione del nuovo rigassificatore di Giorgino. Lo hanno depositato i gruppi ambientalisti Verdes, Donne ambiente Sardegna e il sindacato Usb al rappresentante del governo in Sardegna nella sede istituzionale di piazza Del Carmine a Cagliari. Obiettivo: far arrivare - ha detto il portavoce di Verdes Angelo Cremone - il documento ai ministri dello Sviluppo economico Luigi Di Maio e dell'Ambiente Sergio Costa. "Prima che sia troppo tardi - ha detto Cremone - ormai siamo alle ultime firme".
I motivi del no al nuovo impianto di Gnl li ha spiegati Ennio Cabiddu di Verdes. "In primo luogo - ha detto - un impianto del genere rappresenta un potenziale pericolo per la salute. E alleghiamo anche uno studio internazionale con indicazioni precise. C'è poi l'aspetto economico: realizzare un'opera che nel giro di qualche anno non servirà più è perfettamente inutile. Terzo aspetto: sapere che vicino al porto c'è un rigassificatore non penso che un bel biglietto da visita".
"Stiamo parlando di un intervento proprio vicino al mare, al Villaggio Pescatori e alla chiesetta di Sant'Efisio", ha aggiunto. L'alternativa? "Se proprio - suggerisce Lidia Frailis di Donne Ambiente Sardegna - quest'opera si deve realizzare è meglio che si scelga un altro posto: quello non è adatto". I depositi costieri sembrano la scelta strategica della Sardegna per i prossimi anni. "Ma - avverte Cabiddu - rischiamo di dover diventare anche un deposito per il resto d'Italia".