(ANSA) - CAGLIARI, 19 AGO - Ganasce fiscali contro i turisti,
in particolare stranieri, che rubano sabbia, conchiglie e cocci
dalle spiagge della Sardegna. È l'idea a cui sta lavorando il
Corpo forestale regionale per dare un freno all'arrembaggio dei
moderni predoni sui litorali dell'Isola.
"La Regione sarda - ricorda il dirigente - ha una normativa
ben precisa in merito a questo tipo di ruberie, la legge 16 del
2017, e questa prevede multe dai 500 ai tremila euro. Noi, come
la Guardia di finanza, i Carabinieri e la Polizia, facciamo il
sequestro del materiale e notifichiamo la sanzione, ma poi i
turisti tornano nel loro Paese e il più delle volte non pagano.
Per questo stiamo ragionando con l'ufficio legale per applicare
l'istituto delle ganasce fiscali: auto o imbarcazione ferme fino
a quando la multa non viene pagata. Ci sembra l'unico modo per
contrastare il fenomeno, visto che non è possibile conciliare al
momento della contestazione".
Dall'inizio dell'estate sono una decina le multe elevate dal
Corpo forestale per questo tipo di infrazione. "Di sicuro la
campagna di sensibilizzazione ha dato i suoi frutti - precisa
Casula - ma ancora non è sufficiente".(ANSA).
Spiagge sarde depredate: Forestale, ganasce fiscali a ladri
Allo studio giro di vite per far pagare le sanzioni