(ANSA) - CAGLIARI, 24 AGO - Solidarietà da clienti, operatori
e colleghi del resto d'Italia dopo la protesta e lo sciopero di
tre giorni dei benzinai sardi contro la riduzione dei margini di
guadagno. Ma gli attestati di stima, per quanto graditi, non
bastano a risolvere i problemi: i gestori delle stazioni di
servizio dell'isola - almeno quelli che riconoscono le
motivazioni della battaglia promossa dalla sigla Angac - sono
pronti a una nuova manifestazione a settembre.
"Una battaglia importante - spiega Adele Cireddu, una delle
portavoce della mobilitazione a Cagliari di mercoledì scorso -
c'è bisogno del massimo coinvolgimento della categoria. Siamo
soddisfatti e ottimisti per l'adesione (gli organizzatori
avevano parlato di partecipazione al 65 per cento, ndr), ma
soprattutto per aver rotto il silenzio su una situazione che sta
diventando drammatica: non è normale che ci siano stati questi
tagli. Noi viviamo in una condizione particolare: da una parte
siamo considerati imprenditori autonomi, ma dall'altra abbiamo
molte imposizioni, a partire dal prezzo, da parte delle
compagnie petrolifere".
Data e modalità della prossima protesta ancora da stabilire.
Ma l'organizzazione della mobilitazione è già in fase avanzata.
I benzinai sardi mercoledì scorso si erano presentati a Cagliari
- circa un centinaio - con le magliette rosse con la scritta
"Schiavi del caporalato petrolifero". Avevano poi marciato verso
il Consiglio regionale. I gestori in Sardegna sono
complessivamente cinquecento. I manifestanti mercoledì avevano
parlato di guadagni "dimezzati e ridotti in media a 2,7
centesimi lordi al litro", sottolineando che c'è anche "chi
guadagna solo un centesimo". In soldoni, aveva spiegato un
gestore, "stiamo lavorando per 25 euro al giorno". (ANSA).
Benzinai pronti nuovo sciopero settembre
Dopo protesta di 3 giorni ancora battaglia per giusti guadagni