L'idea di costruire un nuovo ospedale a Cagliari non piace all'opposizione, in particolare al M5s. Ma l'assessore della Sanità, Mario Nieddu, appoggia convinto l'impostazione della riforma disegnata dal governatore Solinas e spiega: "alla Sardegna servono ospedali che rispondano ai nuovi criteri, strutture moderne ad intensità di cure e di assistenza".
"Oggi - precisa - spendiamo enormi quantità di risorse per ristrutturare ospedali, ma rimangono comunque inadeguati. Stiamo mettendo delle pezze a costo di grandi sacrifici per mantenere i presidi in condizioni appena sufficienti. Abbiamo confermato le risorse per gli interventi in edilizia e ammodernamento tecnologico". Tuttavia, per l'assessore non basta. Per questo, attacca, "è da irresponsabili affermare che non sia necessario realizzare nuovi ospedali in Sardegna, quando continuiamo a fare affidamento su strutture di oltre cinquant'anni fa, concettualmente e tecnologicamente superate sotto ogni punto di vista". Il futuro? "Inizieremo a rispondere a questa necessità lì dove l'esigenza di intervento è più forte - annuncia Nieddu - ma l'obiettivo è quello di trovare le risorse e dotare tutta la Sardegna di strutture moderne che possano migliorare sensibilmente la qualità del nostro servizio sanitario".
RIFORMA PREOCCUPA TERRITORI, MA GIUNTA RASSICURA - "Nessuno rimarrà indietro". La Giunta Solinas cerca di placare le voci allarmate sulla riforma della sanità che si levano dai territori, in particolare da Ogliastra e Sulcis, e anche tra gli stessi consiglieri della maggioranza. "Da ogliastrino non posso che farmi carico del mio territorio - dice l'assessore dei Trasporti Giorgio Todde - quindi voglio rassicurare i cittadini e gli amministratori locali: ho già avuto modo di confrontarmi con l'assessore della Sanità Mario Nieddu. Non esiste un disegno rivolto a derubare l'Ogliastra dei servizi e nella riorganizzazione della rete ospedaliera ci sarà la massima attenzione per le peculiarità di un territorio che ha già sofferto abbastanza per i pesanti tagli operati da chi ci ha preceduto. Vigilerò personalmente affinché gli impegni vengano rispettati", assicura.
La riforma prevede il ripristino delle Asl - cinque, Gallura compresa - e i movimenti come #giùlemanidallogliastra, ma anche i consiglieri come il dem Salvatore Corrias e il sardista Fabio Usai, hanno già chiarito di non essere d'accordo con questa ripartizione "che esclude i nostri territori". L'assessore Nieddu ha precisato che "la riforma completa avrà come motore imprescindibile gli Stati generali della Salute, a cui parteciperanno i rappresentanti del territorio. Come già detto dal presidente Solinas, non ci saranno riforme calate dall'alto e i bisogni dei territori saranno al centro di qualsiasi iniziativa".
Quanto all'Ares, l'azienda regionale della Salute che azzererà l'Ats voluta dalla Giunta Pigliaru, Nieddu ha spiegato: "mantenere centralizzati gli acquisti, la formazione e i concorsi, sarà garanzia di uguale attenzione per tutti. Non ci saranno territori che si accaparreranno tutto a scapito degli altri. Saranno tutelate le peculiarità e garantite le necessità di tutti". Le stesse rassicurazioni saranno ribadite dal presidente della Giunta Christian Solinas giovedì 5 agosto, alle 11, in occasione del vertice di maggioranza convocato per illustrare la bozza di riforma.
OPPOSIZIONE PRONTA A BATTAGLIA - La riforma della sanità è solo in bozza ma già scatena le polemiche dell'opposizione. Il governatore Christian Solinas ha annunciato l'entrata a regime del nuovo sistema per l'1 gennaio 2020. Mancano quattro mesi che centrosinistra e Movimento 5 stelle utilizzeranno per dare battaglia. L'impianto prevede il ripristino delle vecchie Asl (fino a cinque compresa la Gallura, caratterizzate da omogeneità territoriale e dalla presenza di almeno tre presidi ospedalieri nel territorio di riferimento), mentre l'Ats azzerata si chiamerà Ares (azienda regionale della Salute) e conserverà la gestione accentrata degli acquisti e del personale. Il Brotzu diventa azienda di rilievo nazionale e alta specializzazione (Arnas), confermate le aziende miste ospedaliero universitarie di Cagliari e Sassari (Amou), e l'Areus, azienda dell'emergenza urgenza.
"Si vuole cambiare tutto per non cambiare nulla - taglia corto il capogruppo di LeU Daniele Cocco - anzi si può parlare di ritorno al passato visto che le aziende sanitarie avranno di nuovo tre direttori generali, e il risultato immediato sarà un aumento dei costi e delle poltrone". Secondo il capogruppo del Pd Gianfranco Ganau, "ciò che mancava è la rete territoriale, vera carenza, mi pare che nella riforma del centrodestra non ce ne sia traccia". Inoltre, "se si ripropongono le vecchie Asl, non si capisce perché Ogliastra e Medio Campidano debbano rinunciare alle loro rivendicazioni di autonomia". Non è un caso se il consigliere dem, Salvatore Corrias, fa notare che "la nuova linea politica sulla sanità regionale discrimina fortemente l'Ogliastra. Se la Giunta dovesse approvare un documento simile - annuncia - siamo pronti a contrastare il passaggio in Consiglio regionale. Ovunque ci batteremo".
Il presidente della Regione ha anche parlato di un nuovo ospedale a Cagliari. Su questo aspetto sono confluiti parte degli attacchi delle opposizioni. "A nulla serve continuare a costruire cattedrali nel deserto - dice Carla Cuccu (M5s) - maxi strutture nate all'unico scopo di svuotare e impoverire quelle già esistenti, colate di nuovo calcestruzzo per dare lavoro a chissà quale impresa di costruzione, occorre invece ragionare nell'ottica di un potenziamento delle risorse che già abbiamo e che oggi soffrono della grave mancanza di programmazione".
Mobilitato anche il nord Sardegna. Per l'ex sindaco di Alghero Mario Bruno "è inaccettabile il fatto che Solinas parli di nuovi presidi solo a Cagliari e dimentichi Alghero a cui riserva risorse residuali solo per un semplice completamento". "Le risorse - ricorda - ci sono, il presidente deve solo fare una delibera che assegni 80 dei 246 milioni per l'edilizia ospedaliera in Sardegna alla progettazione e costruzione del nuovo ospedale di Alghero". La replica del capo della Giunta: "Ci sarà una nuova struttura anche ad Alghero, come nel Sulcis. Il nostro è un progetto che avvicinerà i servizi essenziali e di eccellenza a pazienti e cittadini", assicura Solinas.
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