Numerosi resti di anfore e di orci di varia provenienza databili tra il II secolo a.C.
Le indagini erano state avviate dopo aver avvistato il sub che si immergeva costantemente in un punto corrispondente al luogo del naufragio di un antica galea. Con il proseguo delle indagini è stato appurato che il sub agiva con il supporto di una seconda persona e con l'utilizzo di un metaldetector ed attrezzatura professionale per l'individuazione di reperti.
Plauso per l'operazione da parte dell'assessore dell'Ambiente e del comandante del Corpo Forestale regionale.
Anfore e Pinna Nobilis in casa, 3 denunce
Materiale sequestrato da Corpo Forestale nel Nord Sardegna