Il parco Geominerario della Sardegna non è più nella rete dei parchi mondiali garantiti dal patrocinio dell'Unesco. La lettera dell'Executive Board Unesco Global Geoparks è arrivata nelle scorse ore.
"Questo ci hanno detto i commissari dell'Unesco: ci hanno chiesto di ridimensionare il progetto e riproporlo nelle sue reali dimensioni di Parco geominerario di grande ricchezza storica culturale e naturale". Una missione difficile. "Era stato premiato con il marchio Unesco - ricordano - un progetto, un'idea che aveva bisogno di essere tutta costruita: l'idea di poter ambire ad essere il geoparco più grande d'Europa. Ma già i due cartellini gialli hanno mostrato la complessità di un processo, per la cui realizzazione c'era la necessità di forti strutture politico-istituzionali ma anche di un efficiente apparato tecnico. Di assunzione di responsabilità politica (la prima che è venuta meno nell'avvicendarsi di maggioranze più o meno sensibili al progetto), ma anche di una condivisione e collaborazione totale di tutte le aree che, sulla carta, formano il grande progetto Unesco". La battaglia continua. "Ce la stiamo mettendo tutta per dare al Parco una dignità di Ente autonomo, motore di una valorizzazione del patrimonio storico e ambientale di cui la Sardegna deve essere fiera rappresentante".