La mobilitazione dei lavoratori Aias, che attendono il pagamento di 12 mensilità arrestate, non si ferma. E dopo gli ultimi passaggi - la risoluzione del Consiglio regionale che apre la revoca della convezione e la richiesta di concordato preventivo al tribunale da parte dell'associazione - l'assemblea dei 1200 dipendenti ha dato mandato ai sindacati di indire un pacchetto di 10 giornate di sciopero entro la fine di novembre.
"La garanzia per la continuità dei servizi e per la costruzione di condizioni di lavoro dignitose per le lavoratrici e i lavoratori non può essere assicurata dagli stessi personaggi che hanno provocato la crisi e che hanno alimentato il proprio monopolio con la pretesa della propria insostituibilità - scrivono i lavoratori in un ordine del giorno approvato all'unanimità dall'assemblea - Se davvero vengono riconosciute le sistematiche violazioni dei diritti fondamentali, le rinunce e le privazioni imposte per anni alle lavoratrici ed ai lavoratori ed alle loro famiglie, i soggetti che ne sono i primari responsabili devono essere esclusi dalla costruzione della soluzione della crisi". Così le lavoratrici ed i lavoratori si rivolgono "a tutte le stituzioni, l'Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna, i Ministri della Salute e del Lavoro, il Prefetto e lo stesso Tribunale di Cagliari, perché, anche attraverso l'immediato commissariamento dell'Aias, si perfezioni la svolta che è necessaria, avviando immediatamente la transizione della gestione dei servizi verso un progetto alla cui realizzazione le lavoratrici ed i lavoratori chiedono di poter contribuire".