(ANSA) - SASSARI, 25 OTT - Si gioca sulle sanzioni pecuniarie
per chi sforerà le quote di produzione di latte assegnate,
fissate a 64 centesimi per ogni chilo in eccesso, la battaglia
sul Piano di regolazione dell'offerta del pecorino romano dop
che dovrà passare per un percorso lungo e irto di ostacoli.
"Le quote da assegnare a ciascun produttore sono quantificate
in base alle produzioni di ogni azienda negli ultimi tre anni -
dicono il presidente del Consorzio Salvatore Palitta e
Gianfranco Gaias, agronomo del Consorzio di tutela - Chi sfora
dovrà contribuire in maniera maggiore ai costi che il Consorzio
dovrà affrontare per collocare sul mercato le eccedenze".
Le criticità verso il via libera al piano sono emerse anche
in un convegno a Sassari. "Raggiungere il quorum di 8mila
adesioni, comprese cooperative e allevatori, è un'opera
complicatissima", riconosce Palitta. "I tempi burocratici per la
raccolta delle adesioni, l'istruttoria, l'invio al Ministero e
la sua approvazione, sono lunghissimi - precisa - quindi gli
effetti del Piano, qualora venisse approvato, si potranno vedere
solo nella prossima annata".
Organizzato in collaborazione da Consorzio, Dipartimento di
Agraria e Dipartimento di Veterinaria dell'ateneo sassarese
l'incontro odierno ha riproposto l'urgenza di un Piano che,
approvato a fine luglio dall'assemblea dei soci del Consorzio su
proposta del cda, aveva suscitato già molto prima della
convalida una marea di critiche fra allevatori e produttori, che
contestano appunto le sanzioni per l'eventuale sovraproduzione.
Nel frattempo Palitta ribadisce al delegato ministeriale
Antonio Maria Caira che "lo strumento del quorum non aiuta a
raccogliere le adesioni necessarie: Nelle cooperative in cui si
è già votato per il Piano hanno aderito il 50% degli aventi
diritto. Ora occorre approfondire la discussione proprio su
questo aspetto".(ANSA).
Multe surplus pesano su piano pecorino
Quorum piano a rischio? Palitta, tempi lunghi per vedere effetti