Sardegna

Shipping: Grendi raddoppia sulla linea per Cagliari

Costanza Musso: "A febbraio seconda nave e 5 partenze"

Redazione Ansa

(ANSA) - GENOVA, 31 OTT - Grendi punta al potenziamento della linea Marina di Carrara - Cagliari con una seconda nave. "Oggi facciamo con una nave tre partenze a settimana, è nostra intenzione passare a 4 o 5 prendendo un'altra nave a partire da febbraio 2020. Non solo abbiamo tenuto botta in questi anni ma ci candidiamo a crescere" dice Costanza Musso, alla guida con il padre Bruno e il fratello Antonio del gruppo Grendi. Sede a Genova e terminal a Cagliari e Marina di Carrara, una storia iniziata nel 1828, un fatturato di 45 milioni cresciuto del 20% nell'ultimo anno, il gruppo continua le sue battaglie e scommette sul futuro, navigando in un mondo dello shipping che vive l'era del gigantismo navale e delle grandi alleanze. "Siamo piccoli ma la nostra forza è la flessibilità, la resilienza, il sistema nervoso al tungsteno e la capacità di reagire velocemente - due settimane fa si è rotta una nave alle 10 del mattino e alle 18 ne avevamo già fissata un'altra senza perdere neppure una corsa - e poi coprire bene una nicchia, essere credibili e crederci moltissimo" spiega Costanza Musso che è ad di "M.A. Grendi dal 1828" la società del gruppo che si occupa di trasporti terrestri e collettame, da poco nominata cavaliere del lavoro, mentre Antonio è ad di "Grendi Trasporti marittimi" e l'altro fratello, Eugenio, è consigliere del gruppo.
    La seconda nave consentirà di aumentare i traffici sulla linea marittima merci con la Sardegna, ma cresce anche l'attività a terra. "Nel porto di Cagliari è allo studio la costruzione di un nuovo magazzino - spiega Costanza Musso -. In Sardegna siamo diventati la logistica della Barilla così come eravamo già quella della Lavazza: grandi aziende ci hanno affidato le attività di stoccaggio e distribuzione sull'isola dei loro prodotti".
    Il gruppo ha inoltre inaugurato da poco un capannone nel porto di Marina di Carrara, dove Grendi ha un terminal dal 2016 e pensa di avere finalmente "trovato casa", dopo il burrascoso trasloco in 36 ore da Genova a Vado ligure nel 2011, quando perse la gara per il terminal Multipurpose. Dopo cinque anni a Vado ("Li ricordo come i più belli"), al termine di un lungo corteggiamento, lo spostamento a Marina di Carrara, dove il progetto è svilupparsi ancora. (ANSA).
   

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