Sardegna

Accordo Ue-Cina, c'è Pecorino Romano Dop

Tre anni per addio alle 'Fake Dop'. Palitta, domanda aumenterà

Redazione Ansa

C'è il pecorino romano nella lista dei 26 prodotti italiani che rientrano nell'accordo bilaterale siglato oggi fra Unione Europea e Cina. L'accordo ha l'obiettivo di proteggere i prodotti compresi nell'elenco da imitazioni e usurpazioni: si tratta di 100 indicazioni geografiche europee (IG) in Cina e 100 IG cinesi nell'UE.

"L'accordo Europa-Cina sui 26 prodotti italiani a indicazione geografica riconosce in pieno la legislazione della 'protezione', prevedendo un periodo di transizione triennale per quanto riguarda il Pecorino Romano - dice il presidente del Consorzio del Pecorino Romano Dop Salvatore Palitta. Al termine del periodo di 'phase out', di diversa durata a seconda delle Dop, spariranno quindi dal mercato cinese tutti quei prodotti che utilizzano in maniera impropria una denominazione - Quella contro le contraffazioni e l'Italian sounding è una battaglia complessa, impegnativa e sicuramente ancora molto lunga". "Una battaglia che il Consorzio continuerà a combattere in prima linea, come ha fatto in tutti questi anni parallelamente a quella già vinta sui Dazi Usa, per tutelare un prodotto che è simbolo della Sardegna ed è determinante per la sua economia", aggiunge Palitta, secondo il quale "con l'entrata in vigore di questo accordo ci aspettiamo vantaggi commerciali reciproci e un incremento della domanda di prodotti di elevata qualità: c'è una classe media cinese in crescita, infatti, che apprezza moltissimo i prodotti europei autentici, e che cerca l'esclusività e l'originalità. Puntiamo perciò a un riscontro importante proprio da questa fascia di consumatori, come ha sottolineato la stessa Unione europea", osserva.

"L'accordo, che dovrebbe entrare in vigore entro il 2020, sarà ora sottoposto a un controllo giuridico, dopo di che Parlamento e Consiglio europeo daranno la loro approvazione", conclude Palitta. Soltanto quattro anni dopo la sua entrata in vigore, l'accordo potrà essere esteso ad altre 175 indicazioni geografiche per parte.
   

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