Da un laboratorio teatrale a una prima nazionale. E' stato un felice incontro quello tra regista e "allievi" dello stage dedicato a nove attori di riferimento di Sardegna Teatro tenuto da Roberto Cavosi.
"L'incontro è stato estremamente fruttuoso al punto che appena rientrato a Roma, dove vivo, ho elaborato un testo appositamente scritto per quegli attori - spiega il regista e drammaturgo - attraverso un secondo laboratorio ho potuto verificare con lo stesso gruppo la validità del testo e le varie possibilità sia interpretative che di regia. È risultato quasi naturale pensare ad una vera e propria messa in scena", osserva.
"Il lavoro propriamente di palcoscenico comincia così nel migliore dei modi - aggiunge - attraverso una conoscenza reciproca ed approfondita tra attori e regista".
Una cittadina di provincia, un gruppo di amici e una passione comune, il Karaoke. Una dimensione di spensieratezza sconvolta dal rapimento della più giovane del gruppo. Crollano le certezze e la normalità della vita e tutti, familiari e amici, smarriscono l'equilibrio necessario per sopportare il peso di quel dolore. La loro vita, ineluttabilmente, si disegna ogni giorno di più come quella di cani randagi allo sbando. Ruota attorno a questa vicenda lo spettacolo, occasione per il regista di "analizzare una comunità ristretta: il "coro". Un coro di persone che si guardano continuamente e anche sospettosamente tra loro - evidenzia Cavosi - e che, messe alla prova, da un evento così luttuoso entrano profondamente in crisi, smascherando il dolore, la crudeltà e le speranze riposte in ognuno di loro".
Teatro Massimo,debutta Randagi di Cavosi
Pièce in prima nazionale, nasce da un laboratorio con 9 attori