Quasi 30 ispezioni in ristoranti e rivendite, 2 chili di polpa di riccio e 50 chili di pesce sequestrati, nove contestazioni amministrative elevate per 45 mila euro, un centro di stoccaggio del pesce sequestrato e due ristoranti chiusi. È il bilancio dei controlli effettuati dal Corpo forestale nell'ambito della campagna per la sostenibilità della pesca dei ricci di mare. "I risultati conseguiti confermano, purtroppo, un alto grado d'illiceità nelle attività di gestione del riccio di mare", commentano dall'Ispettorato forestale.
Ai titolari delle attività ritenute abusive sono state contestate la vendita illegale di vasetti di polpa di riccio in strada e la somministrazione di preparati a base di ricci di mare confezionati illegalmente e in assenza della documentazione sulla tracciabilità e confezionamento. Per due ristoranti cagliaritani, viste le gravi irregolarità in materia d'igiene, la Asl ha emesso le ordinanze di sospensione dell'attività sino all'ottemperanza delle prescrizioni impartite. Riscontrate anche violazioni in materia d'igiene e sicurezza degli alimenti, "in quanto si è accertata la detenzione di prodotti della pesca conservati non conformemente alle norme vigenti, di cui non è stato possibile risalire alla provenienza".
Infine è stato controllato e sequestrato un deposito in cui venivano immagazzinati gli alimenti: all'interno sono stati sequestrati 50 chili di pesce conservato male.
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