(ANSA) - CAGLIARI, 20 DIC - Una Sardegna povera che soffre per
la mancanza di lavoro, per gli impieghi precari o per la cassa
integrazione, che paga lo scotto dello spopolamento ma anche
dell'emigrazione dei giovani. È lo spaccato che emerge dal
'Dossier Caritas Cagliari 2019', secondo il quale la povertà in
Sardegna tra il 2010 e quest'anno è quasi raddoppiata, passando
dal 10 al 19%.
Proprio questi elementi hanno fatto raddoppiare la povertà in
meno di dieci anni. E proprio in questo contesto si inserisce
l'attività della Caritas di Cagliari. Secondo i dati forniti,
sono oltre 15mila le persone che hanno chiesto aiuto alla
Caritas cagliaritana, 90mila i pasti forniti ai bisognosi, 1.638
gli interventi effettuati dai medici Caritas. "La povertà è
aumentata e morde ancora - ha detto don Marco Lai, direttore
della Caritas diocesana di Cagliari - adesso riguarda tutte le
fasce d'età: non solo i giovani che non trovano lavoro, ma anche
gli adulti. La maggior parte delle persone che si rivolgono a
noi vanno dai 20 ai 70 anni. Poi c'è la povertà legata al
reddito non sufficiente per poter vivere in maniera dignitosa".
L'utenza che si rivolge alla Caritas è per il 74% italiana,
mentre tra le altre nazionalità vanno segnalate Nigeria, Marocco
e Senegal. La gran parte degli italiani che si rivolgono ai
servizi di assistenza dispone di un alloggio, mentre tra gli
stranieri i giovani non hanno una dimora. La maggior parte degli
utenti, il 73,2% è disoccupato, il 15% ha un reddito da occupato
o da pensionato (5,4%) o da lavoro nero (0,6%).(ANSA).
Rapporto Caritas, povertà raddoppiata
15mila persone hanno chiesto aiuto a Cagliari, 90mila i pasti