Vento fortissimo e mare in burrasca: ancora impossibile salire sul cargo Cdry Blue rimasto incagliato tra le rocce davanti alle coste di Sant'Antioco, nel sud della Sardegna, per recuperare la "scatola nera". La lettura dello strumento che riepiloga le manovre pre-incidente è ritenuta fondamentale: solo da quel momento si potranno fare partire le operazioni per disincagliare il cargo.
La Jif Helios, la nave che dovrà procedere alla messa in sicurezza dell'imbarcazione e i tre autoarticolati con tutte le attrezzature necessarie per il disincaglio, è già arrivata in porto. In queste ore è approdata a Portovesme anche l'unità antinquinamento d'altura Falisca, della società Castalia convenzionata con il ministero dell'Ambiente, che dovrà confermare quanto accertato finora: nessuna traccia in mare di fuoriuscita di carburante, i serbatoi infatti hanno retto all'urto.
TECNICI A BORDO IN ELICOTTERO. Sarà necessaria una nuova ricognizione, questa volta a bordo, per definire un piano per disincagliare dagli scogli il cargo italiano Cdry Blue bloccato sulla costa di Sant'Antioco, nella Sardegna sud occidentale. Sarà un'impresa anche solo salire sulla nave, visto che è difficile avvicinarsi dal mare: i tecnici olandesi si caleranno, accompagnati dalla Guardia costiera, da un elicottero. Si tratta di un "raid" preliminare alle operazioni, che non si preannunciano facili, di "disincaglio".