Era una vera e propria "banda dei furti", quella che da circa un mese imperversava nell'hinterland cagliaritano e prendendo di mira cantieri, farmacie e distributori di benzina. Quattro nomadi, tre dei quali ospiti di un campo rom a San Sperate, sono stati arrestati dai Falchi della Squadra Mobile di Cagliari con l'accusa di ricettazione, mentre per uno di loro è scattato anche il fermo per furto aggravato continuato.
In manette sono finiti Rizvan Sulejmanovic, 35 anni, Rino Marcucci, 23 anni, Sabahudin Osmanovic, 4 anni, e Muhamed Sejdovic, 19 anni, tutti di nazionalità bosniaca. I primi furti sono iniziati a novembre. La banda, ben organizzata e determinata, agiva sempre nella stessa maniera: un'autovettura particolarmente riconoscibile, un'Alfa Romeo 159 di colore nero si avvicinava ai punti commerciali presi di mira e a quel punto ogni componente svolgeva il proprio ruolo.
L'autista restava in macchina pronto a ripartire, un altro faceva da "palo" e gli altri due uomini, armati di piede di porco, compievano i furti. Grazie alle immagini delle telecamere di sicurezza, i Falchi hanno rintracciato i malviventi. Anche se avevano i volti sempre nascosti dietro passamontagna gli agenti sono riusciti ad individuare Sulejmanovic, già noto per precedenti specifici. Da qui, con diversi appostamenti, i Falchi sono risaliti agli altri tre.
In casa di Sulejmanovic, è stato trovato materiale elettrico e idraulico sottratto in vari cantieri della città e grossi quantitativi di oggetti in oro, nonché circa 8000 euro in contanti. Contemporaneamente è stato effettuato un controllo in un piccolo campo nomadi abusivo sempre a San Sperate, la "base operativa" della banda, secondo la Polizia, che ha sequestrato altro materiale e una roulotte risultata rubata.