DI ROBERTO MURGIA
Ritrovarsi tra le vie di Bitti ad ascoltare i canti a tenore e ad improvvisare i passi di 'su ballu lestru', 'su dillu' e 'su passu torrau'. Come è possibile? Basta andare al Museo multimediale del Canto a Tenore del paese della Barbagia, che nella sua versione rinnovata sarà inaugurato mercoledì 15 gennaio alle 18. Rinnovata significa "sempre più interattiva" grazie a nuove tecnologie capaci di trasformare una visita convenzionale in un viaggio esperienziale in quattro ambienti diversi: Sala Tenores Interattivi, Sala Cantos e Ballos, Aula didattica interattiva, I luoghi del canto con Visore Oculus.
Nella prima sala, ad esempio, si possono selezionare diversi gruppi di tenores attraverso un touch pad. Scelto uno, compariranno i quattro cantori su quattro mega schermi verticali disposti attorno al visitatore per ottenere un effetto audio visivo avvolgente. Nella sala dedicata ai balli, invece, c'è una pedana dove il visitatore è invitato a imitare i passi all'interno della struttura fonico-ritmica dell'esecuzione. Il sistema digitale interattivo rileva i passi e le posture del ballerino-visitatore, e attribuisce un punteggio che compare in tempo reale creando una dinamica di messa alla prova condivisa.
Il progetto, finanziato con 120mila euro del Por Fesr 2014-2020, è promosso da Mommotty Srl, giovane casa di produzione cagliaritana attiva nel mondo dell'audiovisivo e del cinema, Istelai, società cooperativa che opera nel settore del recupero delle tradizioni di Bitti ed è gestore del Museo, e Produzioni Sardegna di Nicole Nieddu, ditta specializzata nelle produzioni audiovisive e multimediali e nell'organizzazione e gestione di eventi di carattere culturale e folkloristico. La direzione artistica è di Francesco Casu, mentre Marco Lutzu è il responsabile scientifico del progetto. Entrambi hanno partecipato all'Assessorato regionale della Cultura alla presentazione della nuova "Domo" del Museo.
"Si articolerà in un percorso immersivo e interattivo - ha spiegato Casu - dove il visitatore al contempo farà esperienza del canto, comprendendone il linguaggio fonico, ritmico e le strutture musicali, saperi tramandati oralmente in una continua pratica di apprendistato diretto". "I visitatori - ha aggiunto Lutzu - scopriranno la storia e le peculiarità musicali del canto a tenore, il suo rapporto con la poesia e con la danza, l'importanza sociale che questo affascinante genere di canto riveste a Bitti e in tutte le comunità dell'isola in cui viene ancora oggi praticato". Per il sindaco Giuseppe Ciccolini, "Bitti si conferma punto di riferimento importantissimo per la valorizzazione del canto a tenore. Questo intervento è un primo passo che ci porterà all'apertura, entro i prossimi 12-15 mesi, di un polo museale dedicato alle sonorità e dove l'antico canto dei pastori avrà un ruolo centrale".
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