Prima cosa da fare: chiamare al telefono il medico di base. In alternativa o in seconda battuta è sempre possibile contattare il numero unico a livello nazionale, il 1500, e se questa soluzione non dovesse soddisfare il paziente si può ricorrere al 118, ma solo in extrema ratio. E' il protocollo d'intervento per i casi sospetti di coronavirus condiviso dall'assessorato della Sanità della Regione Sardegna con i medici di medicina generale. Ma anche l'Isola si attrezza con propri numeri di telefono. "Visto l'elevato numero di chiamate che affluiscono ai centralini, l'Azienda per la tutela della Salute ha deciso di attivare alcuni numeri dedicati", ha annunciato il direttore generale dell'assessorato Marcello Tidore.
Il primo già operativo è il 333 6144123, nelle prossime ore ci saranno poi un altro cellulare e due fissi. Oltre a ciò sarà online nel sito della Regione una pagina con documenti tecnici e informativi sia per i professionisti sanitari che per la cittadinanza. In occasione dell'incontro con i medici, Tidore ha ribadito che "la situazione è sotto controllo: abbiamo disposto le soluzioni tecniche che il presidente della Regione ha stabilito con le sue ordinanze. La Sardegna - ha chiarito - ha posto in essere tutte le misure di sicurezza più importanti e siamo sufficientemente sereni che la situazione possa rimanere stabile".
Qualora ci dovessero essere evoluzioni, "con la Protezione civile abbiamo già rappresentato tutti gli scenari possibili e riteniamo che il nostro sistema sanitario regionale sia pronto a reagire in ogni evenienza", ha precisato il dg. Sulle misure che dovranno adottare i medici di famiglia, sono previsti degli specifici accorgimenti. "Hanno a che vedere con le modalità di contatto con i possibili pazienti - ha spiegato ancora Tidore - Proprio perché è evidente che il coronavirus, almeno in una fase iniziale, ha una sintomatologia sovrapponibile ad altri tipi di virus è importante che i medici entrino in contatto con ipotetici pazienti prima di tutto per via telefonica".
STRETTA SU CONTROLLI IN PORTI E AEROPORTI - Il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas, ha emesso una nuova ordinanza contenente ulteriori misure a tutela della salute pubblica per contrastare con ogni mezzo possibile la diffusione del coronavirus sul territorio regionale. L'ordinanza riguarda i controlli e le disposizioni di sicurezza negli aeroporti e nei porti dell'Isola, che saranno attuati nei confronti di tutti i passeggeri provenienti da qualsiasi scalo. I nuovi sistemi di controllo sono già operativi e sono attuati dalle autorità sanitarie e dalla Protezione Civile in collaborazione con associazioni di volontariato. Il governatore Solinas è in contatto con la Protezione civile e l'Assessorato della Sanità e segue personalmente lo svolgimento delle operazioni.
ECCO COSA PREVEDE NEL DETTAGLIO L'ORDINANZA - I controlli finalizzati alla sorveglianza sanitaria, operati dal personale preposto anche appartenente a organizzazioni di volontariato e protezione civile, devono essere eseguiti, secondo le indicazioni fornite dai competenti USMAF su tutti i passeggeri in arrivo da destinazioni extraregionali nei porti e aeroporti del territorio della Regione Sardegna.
Per agevolare le attività di controllo i soggetti competenti alla gestione di porti e aeroporti assicurano idonei percorsi di rilevamento dotati di termoscanner, che consentano di isolare i passeggeri fino al termine dei controlli. Con riferimento ai passeggeri in arrivo negli aeroporti del territorio regionale, al fine di ridurre al minimo i contatti con altri soggetti, l’operatore sanitario addetto al rilevamento della temperatura corporea deve effettuare tali controlli secondo le indicazioni degli enti e soggetti preposti alla vigilanza e controllo nel settore dell’aviazione civile giusta i poteri derivanti dal codice della navigazione.
#SARDEGNASICURA CON PIANO SALUTE E TURISMO - Salvare vite umane e nello stesso tempo la stagione turistica alle porte. E' il senso dell'iniziativa #SardegnaSicura lanciata da Roberto Deriu (Pd), primo firmatario di una mozione sottoscritta da tutti gli altri consiglieri dem, che impegna il governatore Christian Solinas a promuovere un piano di salute per il coronavirus, ma anche uno di sviluppo turistico dell'Isola in piena sicurezza. "In Sardegna al momento non si sono registrati casi di contagio - spiega Deiru - e gli accessi dall'esterno, sia dalla penisola che dal resto del mondo, sono facilmente controllabili".
A questo punto, propone l'esponente dell'opposizione, "si potrebbe fare lo sforzo di verificare le condizioni di tutti coloro che entrano e dei residenti, offrendo così al mondo un luogo di vacanze sicuro e sotto controllo". "Un nuovo inizio per il turismo sardo con un boom di presenze assicurato - dice Deriu - la stagione che sta per partire impone scelte politiche capaci di controllare il fenomeno del coronavirus e contemporaneamente di non compromettere l'attività di migliaia di artigiani, commercianti, strutture ricettive, albergatori e altri operatori che vivono e fanno vivere l'Isola grazie al loro lavoro". Per una volta, incalza il consigliere dem, "sfruttiamo la nostra condizione di insularità".
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