Graziano Milia scende ufficialmente in campo per tornare a guidare Quartu. Le riserve dell'ex primo cittadino sono state sciolte durante un incontro a Casa Olla, nel centro storico della città alle porte di Cagliari. Milia ha ragionato su centro, Poetto, Molentargius, Quartello e Su Idanu e ipotizzato un assessore per Flumini tracciando le linee di quello che potrebbe essere il programma ufficiale della nuova avventura. "Ho riflettuto molto. Nessuno è candidato formalmente, ma se ci fosse il modulo per firmare per la candidatura io oggi firmerei. Ci sono. C'è stata quella mobilitazione collettiva che mi auspicavo - ha detto - ora vogliamo allargare questo campo civico. Non siamo contro i partiti, ma questa è una situazione particolare: bisogna concentrarsi su Quartu, non è necessario mettere un cappello politico su questo sforzo. La provenienza politica si può mettere al servizio di questo progetto. Si può discutere anche la candidatura a sindaco per il bene della città".
Quartu è uno dei quattro comuni oltre i 15mila abitanti (gli altri sono Sestu, Porto Torres e Nuoro, unico capoluogo di provincia nell'Isola) che saranno chiamati alle urne nella prossima primavera insieme a un altro centinaio di centri.
Milia sarà il leader di una coalizione di civiche. Per il momento l'ex presidente della provincia di Cagliari e Francesco Pandolfi, oggi alla sua prima uscita pubblica, a capo del progetto Quartu da salvare, sono gli unici candidati sindaci ufficiali definitivi. In realtà il Pd ha già lanciato come sindaco papabile il consigliere comunale Francesco Piludu. Ma il nome del giovane dem ora dovrà essere valutato da tutta la coalizione di Centrosinistra senza escludere la possibilità di arrivare alle primarie. Ora tocca al centrodestra che lavora a un candidato unico tentando di ripetere lo schema Regione, quindi insieme a Psd'Az e Lega.