Sardegna

Tutti connessi a scuola con aule virtuali

Provveditore, "scuole attrezzate, famiglie non protestano"

Redazione Ansa

DI STEFANO AMBU

In Sardegna tutti connessi per la didattica a distanza: ogni scuola ha avviato dalle scorse settimane lezioni, videochiamate e persino interrogazioni attraverso pc, tablet o smartphone. "La premessa è che siamo di fronte a un'emergenza e che qualche problema sia inevitabile - spiega all'ANSA il direttore scolastico regionale Francesco Feliziani - ma non ci è arrivata una mail di protesta da parte delle famiglie. Tutti, dirigenti e docenti, si stanno rimboccando le maniche e i risultati sono positivi".

I problemi, però, ci sono: non tutti riescono sempre a collegarsi, qualcuno vede, ma non sente. E altri sentono, ma non vedono il prof. Per il momento mancano ancora le regole dell'aula virtuale che si sostituiscono a quelle dell'aula reale. Il registro elettronico è il punto di riferimento per i compiti a casa e per il materiale didattico da mettere a disposizione dei ragazzi. Ma per le video lezioni in "diretta" sarebbe utile - dicono le famiglie nelle chat di classe e nei gruppi social - una regia tecnologica unica con piattaforme semplici per tutti sulle quali muoversi a proprio agio.

L'emergenza ha travolto docenti e alunni da un giorno all'altro e spesso c'è incompatibilità tra le competenze informatiche degli insegnanti e quelle degli allievi, bravi con gli smartphone, ma molto meno con i pc. Le famiglie gradiscono molto le lezioni online perché consentono di mantenere aperto il contatto e l'interazione tra i ragazzi, altrimenti destinati a passare la giornata tra divano o letto e videogiochi, e docenti.

Spesso i genitori si lamentano della mole di compiti assegnati: l'impressione delle famiglie è che non si tenga conto dello stato psicologico dei ragazzi e che si corra troppo sul programma. Per l'impegno a casa manca poi la sana paura dell'interrogazione del giorno dopo. "Le valutazioni? Sarà il ministro a stabilire quali saranno le regole - precisa Feliziani - Ma per il momento facciamo scuola, insegniamo, impariamo. I voti casomai vengono dopo. È un momento storico particolare, uno choc anche per il mondo della scuola che, visto con ottimismo, sta portando a una accelerazione sulla modernizzazione dalla quale, al ritorno in classe, non si potrà tornare più indietro".

Ma la Sardegna sta dando, ribadisce la direzione scolastica, una buona risposta. "Le scuole sono attrezzate - sottolinea il provveditore - e stiamo monitorando la situazione per capire dove è il caso di intervenire con i rinforzi. Si sta attivando un percorso anche di messa a disposizione comune di tutte le risorse: basta entrare ad esempio sul sito dell'istituto tecnico Giua di Cagliari per valutare e scegliere ciò che può essere utile per gli insegnanti". Proprio nel sito del Giua sono presenti corsi online gratuiti di aggiornamento: vere e proprie full immersione nel campo della didattica a distanza.
   

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