Anche la filiera agroalimentare sarda è in forte difficoltà. Il comparto viaggia a due velocità: da un lato aziende che, pur tra enormi difficoltà logistiche, operano a pieno regime per garantire l’approvvigionamento degli scaffali, dall’altra quelle costrette a chiudere i battenti con gravissime ripercussioni economiche, ristoranti, bar e imprese turistiche.
"Il periodo pasquale, che per molte aziende isolane è normalmente fondamentale per far quadrare il fatturato, sarà quest’anno il simbolo di un dramma finanziario e occupazionale, di cui non tarderanno a vedersi gli effetti - spiega Cna - Saranno infatti cancellati migliaia di ordini: dalle pardule alla colomba pasquale, dalle uova di cioccolato alla pasticceria fresca. Ma anche tanti altri prodotti che solitamente finiscono sulle tavole durante le festività pasquali. Tutto ciò è reso ancor più complicato da una normativa d’urgenza in continua evoluzione, dal timore del blocco della logistica e di tutti gli altri settori indirettamente legati e dalla necessità di operare a pieno ritmo in un momento di grande incertezza".
Cna, Pasqua 'Caporetto' per le aziende
Agroalimentare a due velocità, c'è chi è costretto a chiudere