Avevano messo su un complicato sistema di società 'matrioska', create ad hoc per scalare una società gallurese e mettere le mani sulle sue proprietà immobiliari. La Guardia di finanza di Tempio Pausania ha sventato una truffa da 14 milioni di euro. L'inchiesta, coordinata dal procuratore di Tempio Gregorio Capasso e dalla sostituta Ilaria Corbelli, ha portato alla denuncia di sei persone e al sequestro di 104 immobili tra fabbricati e terreni per un valore appunto di 14 milioni di euro, con piani di lottizzazione approvati e già convenzionati e quote societarie per un valore di oltre 80mila euro.
Le indagini dei finanzieri, guidati dal tenente Jacopo Maccione, hanno scoperto il sistema studiato dai truffatori per raggirare una donna e convincerla a cedere le quote della società di cui era proprietaria. I truffatori, grazie a false fideiussioni prestate da una società italiana appositamente costituita e già destinataria di istanza di fallimento e segnalazioni della Banca d'Italia, sembravano poter garantire acquisti da parte di altre società bulgare e londinesi, anche queste costituite appositamente e rappresentate dagli stessi appartenenti al sodalizio, che sono così riusciti ad acquisire illecitamente le quote della società gallurese e la proprietà degli immobili di cui era intestataria.
Con successivi passaggi tra le società riconducibili agli stessi soggetti, i beni immobili e le quote societarie sono stati veicolati verso due distinte società, una italiana e una londinese, organizzate in Geie, Gruppi europei di interesse economico. I beni così ottenuti sarebbero serviti per fornire garanzie per la concessione di finanziamenti o per essere alienati in favore di altri soggetti, in questo caso in buona fede.