Coltivavano e spacciavano marijuana a Oristano e nell'hinterland, utilizzando come pusher anche studenti giovanissimi che smerciavano la droga ai coetanei. Il gruppo criminale è stato smantellato dagli agenti della Squadra mobile oristanese. Ai domiciliari sono finiti un 38enne e un 33enne di Simaxis, entrambi già noti alle forze di polizia. Per una ragazza di 21 anni è invece scattato l'obbligo di dimora. I provvedimenti, eseguiti venerdì scorso, sono stati richiesti dal pm Andrea Chelo e firmati dalla gip Silvia Palmas. Indagate per spaccio anche due minorenni.
L'indagine, denominata "Maria Salvador", è scattata ad ottobre dello scorso anno quando fu individuata e sequestrata a Bauladu una piantagione di canapa indiana. Oltre duemila piante irrigate a goccia con un impianto professionale. In quella occasione non furono individuati i responsabili. Ma la Polizia non ha mai smesso di cercarli. Grazie ad appostamenti, pedinamenti, intercettazioni telefoniche e ambientali, gli specialisti della Mobile, coordinati da Samuele Cabizzosu, sono riusciti a risalire ai vertici del gruppo.
Nel corso dell'attività investigativa sono stati eseguiti numerosi sequestri di sacchi di marijuana, per un peso complessivo di oltre 10 chilogrammi: i coltivatori li nascondevano tra i cespugli sulle sponde del Tirso con l'intento di farli poi prelevare da chi si occupava dello spaccio, ma la Polizia è sempre intervenuta prima sequestrandoli. Gli investigatori hanno accertato in totale una ventina di episodi di spaccio. Nell'attività venivano coinvolte anche le minorenni che vendevano la marijuana a coetanei e studenti. Nelle loro abitazioni, nel corso delle perquisizioni di venerdì, sono stati sequestrati alcuni grammi di cannabis.