Arzachena, prima meta turistica della Sardegna per numero di presenze e di strutture ricettive, prepara la Fase 2 dell'emergenza coronavirus puntando sul turismo "green". Quanto alle spiagge, mappatura costante tramite un'app per controllare quelle con i posti disponibili o i lidi che si sono già riempiti oltre il numero massimo consentito. Durante il Consiglio comunale riunito in videoconferenza e in diretta web, il sindaco Roberto Ragnedda ha illustrato la strategia di ripartenza studiata dall'amministrazione: "Chiediamo alla Regione una mappatura del contagio con test immediati che consenta di promuoverci con una sorta di marchio di sicurezza sanitaria, sarà la leva fondamentale per venderci bene sul mercato", ha detto il primo cittadino.
"In prima battuta, quest'anno il nostro target sarà il turista legato al diporto e alle seconde case. Ad Arzachena ci sono 10mila seconde case che tengono in piedi un intero comparto di aziende di forniture servizi e del commercio. Dobbiamo essere certi che queste persone possano venire nelle loro abitazioni o attraccare in sicurezza nei nostri porti di Porto Cervo e Cannigione. Punteremo a garantire metodi sostenibili di accessibilità delle spiagge con mappatura puntuale tramite applicazione on line che dia il numero dei presenti sui litorali per evitare assembramenti".
Quindi ecco il decalogo di passi per la ripartenza: "Investiremo ancor di più sui piani già avviati: rilancio del centro storico con il piano strategico in fase di studio; rilancio dei borghi; creazione di 2 percorsi naturalistici che colleghino la costa all'entroterra; nuovo modello turistico per lo sviluppo della Costa Smeralda", e ancora, per le imprese: "erogazione di un contributo straordinario comunale; ampliamento degli spazi all'aperto a disposizione, per compensare il ridimensionamento della capacità di accoglienza nel rispetto del distanziamento sociale; riduzione o annullamento della Tosap e della tassa sulla pubblicità".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it