Messa in sardo in Cattedrale a Cagliari senza fedeli, ma trasmessa in tv e sul web. E poi, sempre a causa delle restrizioni legate all'emergenza coronavirus, interventi e poesie su internet. E un invito: far sventolare la bandiera dei quattro mori dal balcone. Sono alcune delle iniziative promosse nell'isola per Sa Die de Sa Sardigna, la festa sarda istituita per ricordare la cacciata dei piemontesi da Cagliari del 28 aprile 1794.
La celebrazione nella Cattedrale sarà accompagnata dalle launeddas di Michele Deiana. La messa sarà trasmessa in diretta in tv e cinque pagine Facebook. Si mobilitano anche gli emigrati. L'associazione dei sardi a Torino "Gramsci" ha deciso di far girare on line due lavori digitali che aiutino a ricordare gli eventi e i protagonisti della "rivoluzione".
Anche la Fasi in campo. La Federazione delle associazioni sarde in Italia ha deciso di raccogliere testi poetici - preferibilmente sul tema de "Sa Die de sa Sardigna" e in limba - scritti da poeti, appassionati o improvvisatori legati ai circoli. Da martedì i componimenti saranno pubblicati in una apposita pagina del sito www.fasi-italia.it. È anche possibile leggere e interpretare il proprio componimento registrando un video: i filmati saranno visibili sia sul sito sia sulla pagina Facebook.
Caminera noa ha invece lanciato già lo scorso 9 aprile l'iniziativa "pone sa bandera in foras dae su balcone", invitando i sardi a esporre la bandiera dei quattro mori o quella con l'albero deradicato fuori dalla finestra o dal balcone. Appuntamenti a partire dalle 16.30 alla pagina facebook del movimento. Per tutto il pomeriggio spazio a riflessioni sull'attualità e la storia della Sardegna. Colonna sonora con musica d'autore di artisti isolani.