(ANSA) - CAGLIARI, 08 MAG - E' iniziata anche nella Casa
Circondariale di Cagliari-Uta la verifica sulle condizioni di
salute dei detenuti. Circa 230 test sierologici sono stati
eseguiti su le donne e gli uomini detenuti per verificare se
qualcuno di loro è venuto in contatto con il coronavirus.
"Il programma di screening - ha affermato Luciano Fei,
responsabile dal mese di aprile dell'area sanitaria della Casa
Circondariale - è stato fortemente voluto dal Commissario
straordinario dell'ATS, Giorgio Carlo Steri per individuare e
ricercare gli eventuali anticorpi anticovid19 nelle persone.
Qualora dovesse riscontrarsi un esito positivo, si procederà
invece con il vero e proprio tampone nasofaringeo. In questo
caso la persona dovrà restare in isolamento finché non sarà
chiarita l'eventuale positività al virus. La struttura sta
operando con tutte le precauzioni del caso. Ciascun detenuto
dispone delle protezioni individuali come del resto i Sanitari
impegnati nello screening. Il test rapido verrà poi esteso anche
agli Agenti della Polizia Penitenziaria".
"L'iniziativa dell'ATS - ha sottolineato Marco Porcu, direttore
della Casa Circondariale - è stata accolta positivamente
dall'Istituto che finora non ha riscontrato nessun caso di
Covid19. La decisione di chiudere gli accessi e di garantire i
colloqui con i familiari attraverso le videochiamate è risultato
finora la migliore strategia. Adesso aspettiamo le decisioni del
Governo e del Ministero della Giustizia sulla riapertura dei
colloqui". (ANSA).
Fase 2: al via test sierologici in carcere Cagliari
Analisi sui primi 230 detenuti, poi controlli su agenti