(ANSA) - CAGLIARI, 19 MAG - Due mesi di lockdown costati cari
al settore vitivinicolo sardo: vendite ridotte di circa il 70%,
con punte del 100%. Le previsioni? Diminuzione del 65% anche per
i prossimi sei mesi.
Le perdite per i mesi di lockdown rispetto allo stesso
periodo dell'anno precedente è del 68% in bottiglie e del 65% in
valore. Intervistate sulle possibili soluzioni da adottare per
resistere all'emergenza economica, le proposte delle aziende
coinvolte nell'indagine si possono sintetizzare in richiesta di
liquidità, meno burocrazia e conseguente velocità
nell'attuazione degli interventi e promozione dei vini nei
mercati interni ed esteri.
"Anche in questo momento cosi difficile in cui la viticoltura
è messa a dura prova, i vignaioli si dimostrano maturi e lucidi
dando uno spaccato della crisi dovuta all'emergenza e proponendo
delle soluzioni finalizzate al mercato con aiuti diretti ed
indiretti - afferma il direttore di Coldiretti Sardegna Luca
Saba - Ciò che chiediamo alla Regione, insieme alle aziende,
attraverso il report che abbiamo presentato, è
sburocratizzazione e immediatezza nell'attualizzare gli
interventi per non vanificare un lavoro importante portato
avanti negli ultimi decenni, che grazie agli investimenti e
all'innovazione ci hanno consentito di ritagliarci una fetta di
mercato, sebbene piccola, di altissima qualità".
In concreto. "Alla Regione stiamo presentando un pacchetto di
interventi di 8 milioni di euro necessari per non perdere fette
importanti di mercato - spiega il presidente Battista Cualbu -,
non deprezzare il prodotto e garantire allo stesso tempo le
condizioni minime per poter programmare e lavorare nella
prossima annata". (ANSA).
Con lockdown crollano vendite vini, in due mesi -70%
Report di Coldiretti, "stime negative anche per i prossimi mesi"