DI GIAN MARIO SIAS
"La Sardegna imiti gli Usa con interventi sostenibili per l'economia e azioni rapide a supporto della ripresa". Lo propone Alessio Tola, docente di Analisi e valutazione delle tecnologie all'Università di Sassari e rappresentante onorario in Sardegna della Camera di Commercio Americana. "Gli Stati Uniti spingono sulla reindustrializzazione - afferma - la Sardegna deve ricostruire elementi della catena produttiva efficaci ed efficienti, caratterizzando lo sviluppo con filiere sostenibili". Secondo Tola, all'isola occorre una crescita "che restituisca valore a competenze, identità e produzioni autentiche", dice. "Dobbiamo eliminare le lungaggini burocratiche, sostenere la certezza del diritto e facilitare l'accesso al credito, che preoccupano gli investitori più del costo del lavoro", sostiene.
"Le situazioni italiana e statunitense sono diverse, ma il legami tra Italia e Usa sono consolidati e il rapporto basato su connessioni commerciali, vicinanza e solidarietà è saldo - assicura Alessio Tola - anche la Sardegna avrà gli Usa accanto in termini di risorse e investimenti". D'altronde, "nel Memorandum sugli aiuti da fornire all'Italia nel quadro dell'emergenza, il nostro Paese è definito alleato tra i più stretti e di vecchia data", sottolinea. "Gli Usa hanno mobilitato risorse, inviato aiuti, agevolato il trasporto di attrezzature, carburante e cibo, facilitato i contatti tra autorità italiane e aziende americane - prosegue - e i 30mila militari americani di stanza nelle basi Usa in Italia sono di supporto al nostro Paese".
Non solo. "Col coordinamento tra la diplomazia Usa a Roma e l'American Chamber of Commerce in Italy, la solidarietà americana impegna le multinazionali presenti da noi - riferisce - che hanno donato grandi somme di denaro, prodotti farmaceutici e medical devices". Che sia reale solidarietà o calcolo geopolitico, "l'alleanza strategica col nostro Paese rientra nel più generale piano Usa per confermare la leadership mondiale rispetto a Cina e Russia - conclude Alessio Tola - ma per l'Italia, che vuol ripartire, sarà più semplice con gli Usa al suo fianco come negli ultimi settant'anni".
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