Secondo l'ispezione cadaverica eseguita oggi dal medico legale Vindice Mingioni sul corpo di Giampietro Cocco - allevatore 24enne di Bono trovato morto sabato mattina dal padre, con una corda attorno al collo, nel capannone dell'ovile di Santa Restituita in cui la sera prima il ragazzo aveva organizzato uno spuntino con una quarantina di amici - non ci sono dubbi: il giovane si è suicidato.
Le verifiche sul cadavere e il raffronto con le foto scattate sul luogo del ritrovamento dopo l'allarme lanciato dai familiari inducono il perito medico legale a escludere la necessità di eseguire l'autopsia o ulteriori approfondimenti. L'ultima parola spetta al sostituto procuratore di Nuoro, Ilaria Bradamante, che coordina le indagini affidate ai carabinieri della compagnia di Bono e del nucleo investigativo del comando provinciale di Sassari. I dubbi derivanti da un livido sul braccio dell'allevatore sono stati dissipati dalla constatazione che quel segno risalga ad alcuni giorni prima del decesso.
L'attività investigativa portata avanti dai militari, coordinati sul campo dal tenente Luca Delle Vedove della compagnia di Bono, esclude anche la presenza di qualsiasi movente che possa far pensare a un omicidio mascherato da suicidio. Difficile tra l'altro che Giampietro Cocco, ragazzo dalla stazza imponente, sia stato ucciso da un'altra parte e poi trasportato sin lì senza lasciare segni.
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