Erano esposte all'interno di una galleria d'arte di Cagliari, pronte per essere vendute a prezzi esorbitanti, anche a 80 mila euro l'una. Ma quelle opere non erano originali di Maria Lai, l'artista di Ulassai conosciuta nel mondo per i suoi quadri fatti di fili, stoffe e intrecci, ma dei falsi.
"L'arte contemporanea, per la capacità di attrarre investimenti di capitali da parte di collezionisti e privati, per le caratteristiche intrinseche delle opere che la rendono più facilmente imitabile - spiegano gli specialisti del'Arma - rappresenta l'ambito di maggiore diffusione del falso". In particolare le opere sequestrate sono state analizzate e confrontate con altre originali dagli specialisti del Ris che hanno effettuato analisi comparative merceologiche (sui materiali) e grafologiche (sulle firme dell'autore) tra le opere sequestrate e quelle autentiche messe a disposizione dall'Archivio dell'artista.
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