La società Liquigas ha annunciato un piano nazionale di razionalizzazione che in Sardegna mette a rischio 40 posti di lavoro: una decisione "inaccettabile" per le categorie Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, che in una nota sottolineano "gli utili di bilancio della società e l'assoluta estemporaneità dell'annuncio fatto dall'amministratore delegato alle segreterie nazionali".
I quaranta lavoratori di Liquigas - società che in Italia ha 900 dipendenti ed è controllata dalla multinazionale olandese Shv Energy- si occupano della vendita e distribuzione in tutta l'Isola delle bombole di gpl imbottigliate nello stabilimento Eni a Sarroch.
Il timore è che dietro questa scelta ci sia la volontà di alleggerire gli organici per esternalizzare la rete di vendita, un'operazione spregiudicata che ha messo in allarme le categorie nazionali e, se dovesse andare avanti, porterà ad azioni di protesta. Oltretutto, in Sardegna Liquigas ha già razionalizzato l'attività a novembre scorso, quando ha ceduto il ramo d'azienda per l'imbottigliamento, collaudo e riparazione delle bombole alla società Costiero Gas Livorno, del gruppo Eni.
Vertenza Liquigas: sindacati, 40 posti di lavoro a rischio
Filctem Cgil-Femca Cisl-Uiltec Uil, decisione inaccettabile