Un museo di cultura popolare per contrastare lo spopolamento, promuovere il patrimonio di opere sulla storia e la cultura del territorio di Mores e sollecitare politiche giovanili.
E' stato inaugurato a casa Calvia, storico edificio dedicato allo "scrittore e 'agitatore' politico di Mores", come ha precisato il sindaco del borgo rurale del sassarese Giuseppe Ibba che plaude all'iniziativa.
Un itinerario per far conoscere e riscoprire la sua figura: scritti, poesie d'amore, patriottiche e veristiche in italiano e in sardo, documenti, fotografie, articoli firmati per La Nuova Sardegna dall'eclettico scrittore scomparso nel 1943.
Protagonisti dell'iniziativa inserita all'interno del progetto "Litteras Antigas", Ettore Farris, Elena Maria Raimonda Maltana, Dennis Sanna, Gian Mario Chessa e Maria Laura Melas. Cinque giovani del territorio che hanno a cuore il rilancio culturale del piccolo centro di oltre 1800 abitanti. Il progetto, realizzato nell'ambito del programma Corpo Europeo di Solidarietà, è stato supportato dall' associazione ABìCì, membro del CASMI, comitato delle associazioni sarde per la mobilità internazionale (www.casmisardegna.org).
In programma una serie di incontri che puntano a ampliare la rete con il coinvolgimento dei giovani. "Si porteranno a conoscenza anche i progetti di mobilità internazionale, opportunità per tanti ragazzi di viaggiare e formarsi in Europa e non solo, allontanare lo spettro dello spopolamento e della mancanza di lavoro e disegnare un altro scenario futuro", spiega Gabriele Frongia, rappresentante legale di ABìCì.
I giovani stanno lavorando anche alla riscoperta di altre figure come Paolo Farris Spanedda, Efisio Soletta e Francesco Demartis.
Un museo a Mores contro lo spopolamento, focus su Calvia
Giovani protagonisti del progetto "Litteras Antigas"