DI STEFANO AMBU
Gli amici hanno preparato una festa fuori dai cancelli. Con spumante, ma anche farina, pomodori e lattuga. Per Guglielmina Sanna, Quinta D del Siotto, grande festa dopo il temutissimo esame di maturità. Una celebrazione per la fine del percorso scolastico e per 'sorridere' anche dell'emergenza sanitaria che ha tenuto gli alunni lontani dai prof dallo scorso 4 marzo. Guglielmina è una dei tredicimila studenti sardi che, da oggi alle prossime settimane, hanno affrontato o stanno per affrontare la prova unica orale dell'esame di maturità post lockdown. Docenti e alunni si sono ritrovati dopo oltre tre mesi. E non c'è stato tempo per baci e abbracci perché bisognava mantenere le distanze. E bisognava discutere l'elaborato, punto cruciale della prova unica dell'esame di Stato.
Le operazioni sono cominciate questa mattina alle 8.30. Gli studenti sono entrati a gruppi di cinque. E poi è iniziata "la tragedia". No, è andato tutto bene. È solo che Guglielmina, ha presentato proprio Medea, una tragedia greca. "Mi sembra che sia piaciuta" commenta tutta soddisfatta dopo essere stata infarinata dagli amici dalla testa ai piedi. La ragazza è entrata con la mascherina. E naturalmente tutti i prof avevano il Dpi regolarmente indossato. Guglielmina poi si è tolta la mascherina per parlare. "I prof - racconta all'ANSA - sembravano molto disponibili e tranquilli. Forse hanno anche capito la situazione: non è stato per tutti noi studenti un periodo molto facile". E giù risate per il pericolo superato. Situazione più tranquilla al Pacinotti: Alice Cittadini e Giovanni Chessa, compagni di classe della Quinta L, escono insieme.
Provati, ma contenti. "Una situazione ribaltata - racconta Alice - Ci hanno fatto accomodare in cattedra e loro, i professori, invece erano seduti tra i banchi. Situazione molto tranquilla. Abbiamo discusso l'elaborato di matematica e fisica e poi il discorso si è allargato alle altre materie. Sono soddisfatta". Anche Giovanni è contento: "I prof hanno capito la situazione, erano molto sereni anche quando magari gli studenti avevano delle difficoltà. Immagino che l'esame classico sia molto più difficile. Qui è tutto condensato in un giorno. Bene così". Davanti al Dettori la festa è stata "preventiva". Un gruppo di ragazzi ieri notte si è riunito davanti al Liceo Classico e ha fatto partire da un'autoradio le note e le parole di Notte prima degli esami, la famosa canzone di Antonello Venditti.
PRESIDE SIOTTO, ORGOGLIOSO DI QUESTI RAGAZZI - Toccante messaggio del dirigente scolastico Aldo Pillittu sul sito del liceo classico Siotto per i maturandi per l'esame nell'inedita e particolare versione post quarantena 2019-2020. "Il dirigente e tutta la scuola sono al fianco dei ragazzi, che sapranno dimostrare alla Commissione le loro qualità - si legge nel sito della scuola -. Gli anni passati al Siotto li hanno visti crescere e cambiare; questo è quello che dovranno tenere a mente davanti ai commissari e al presidente". E ancora: "Hanno avuto il privilegio di studiare le lingue classiche e la filosofia, di confrontare gli antichi e i moderni, di conoscere docenti esemplari e di fare tante amicizie con coetanei provenienti da ambienti così diversi fra loro. Il dirigente e tutta la scuola sono orgogliosi di questi ragazzi, che ora ci lasciano e vanno per il mondo, per cambiarlo in meglio. Sono il nostro futuro e la nostra speranza. Da domani saremo tutti con voi".
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