Da oggi ombrelloni, tende, asciugamani e zaini non possono più toccare la sabbia delle spiagge dell'isola di Budelli, il più famoso isolotto dell'arcipelago di La Maddalena, minacciato dall'erosione delle sue coste. Non solo. Chiunque poggi piede su una qualunque delle spiagge dell'isola, prima di andare via deve stare attento a non portar via nemmeno un granello di sabbia, rimuovendoli scrupolosamente dalla pelle, dagli abiti e dalle calzature. E non è un vezzo, ma un obbligo. Sull'esempio della spiaggia della Pelosa di Stintino, sempre nel nord Sardegna, che già da due anni ha adottato simili provvedimenti, il Parco nazionale Arcipelago di La Maddalena ha deciso di imporre la coscienza ambientale ai visitatori di Budelli: a firma del suo presidente, Fabrizio Fonnesu, l'ente ha pubblicato un'ordinanza con cui detta una serie di accorgimenti per arginare l'erosione delle spiagge di uno degli isolotti più amati dai turisti di tutto il mondo.
Isola che entro la fine dell'anno vedrà demoliti anche i vecchi abusi edilizi rimasti con il conseguente addio all'esilio volontario per l'80enne Mauro Morandi, per oltre trent'anni il custode solitario dell'isola per conto della vecchia proprietà, oggi considerato inquilino senza alcun titolo di un bene dello Stato. Il nuovo provvedimento parte dalla difesa della spiaggia del Cavaliere, dove ogni giorno approdano centinaia di visitatori, consentendo gli accessi a una porzione di appena un quarto dell'intero arenile. E nemmeno per tutto il giorno, ma solo dalle 10,30 alle 16, e solamente se a Budelli si arriva a bordo di una delle cinque imbarcazioni autorizzate dal Parco al trasporto passeggeri. Le altre barche private e i loro occupanti dovranno accontentarsi di ammirare l'isola da lontano e fare un bagno in rada. Oltre a blindare tre quarti della spiaggia del Cavaliere, i vertici del Parco nazionale hanno inserito nell'ordinanza ferrei divieti e norme di comportamento valide su tutta Budelli. Vietato piantare ombrelloni su qualsiasi tratto sabbioso della costa, stendere sulla sabbia i classici teli da spiaggia di spugna, proibito poggiare sulla spiaggia e sugli arbusti zaini o borse di qualunque tipo.
Vietato accedere agli stagni retrodunali e alla macchia mediterranea per un profondità di 30 metri dall'arenile. Misure di salvaguardia che potrebbero sembrare eccessive ma che l'ente parco giustifica senza timore di smentita: "la spiaggia del Cavaliere presenta un'ampiezza molto ridotta, 5 metri in media, e dal 1998 a oggi si è ridotta di circa la metà del suo volume totale", spiegano. "Tra le cause di tale erosione possono essere incluse la modifica del limite superiore della prateria di posidonia oceanica connessa agli ancoraggi nell'area del Porto Madonna, nonché gli impatti antropici sulla spiaggia emersa inclusa l'asportazione involontaria di sabbia da parte dei visitatori". Motivazioni che valgono per tutte le spiagge di Budelli, angoli di paradiso terrestre che rischiano di scomparire.
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