Sciopero dell'anguria a prezzo civetta. È la mobilitazione promossa da Coldiretti Sardegna per la vigilia di Ferragosto. Nel mirino una super offerta promozionale con il prezzo fissato a un centesimo al chilo. "Seppur dentro il perimetro delle legalità è una offesa al lavoro - denuncia il presidente regionale dell'organizzazione di categoria Battista Cualbu - al sacrificio e alla dignità di migliaia di nostri agricoltori che ogni giorno con grande sacrificio e per remunerazioni spesso al limite se non al di sotto dei costi di produzione, lavorano la terra per garantire un cibo sano, genuino e rispettoso dell'ambiente".
Secondo Coldiretti è una offesa anche "all'intelligenza e alla buona fede del consumatore, aggredito nella sua parte più debole, i soldi, con l'aggravante di questa gravissima crisi". E se anche questa offerta è pagata dall'azienda, questo non non motiva, insiste Cualbu, "la declassificazione di un duro lavoro a un centesimo".
"Se davvero lo scopo è quello omaggiare i clienti perché non le regalano le angurie? - è la provocazione del direttore di Coldiretti Sardegna Luca Saba - Sul regalo non si discute ma dando un prezzo si quantifica e in questo caso si squalifica, si umilia e si offendono tutti gli agricoltori, oltre a danneggiare il mercato di questo prodotto e cercare di mettere l'uno contro l'altro gli anelli deboli della filiera: il produttore e il consumatore". Quindi l'appello: "Sono solo offerte civetta per attirare i consumatori. Il prossimo venerdì, vigilia di Ferragosto, rifiutiamoci tutti di acquistare le angurie a un centesimo".
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