Sardegna

Coronavirus: sagre in bilico in Sardegna, piano B di ProLoco

Si punta su ingressi contingentati, fatturato feste da 15mln

Redazione Ansa

Regna ancora incertezza in Sardegna sulle sagre e feste che, proprio nel periodo estivo, si moltiplicano in varie parti dell'Isola. L'ultimo Dpcm del Governo, infatti, non fuga i dubbi sulla necessità o meno di un'ordinanza regionale ad hoc. Nel frattempo le Pro loco non demordono e hanno già in mente un piano B, anche se resta difficile soprattutto quando si va oltre le 10mila presenze. 

Ma questi eventi non sono impossibili: la ricetta delle nuove edizioni può essere quella della qualità per poche persone. Facendo tesoro, per il momento, del proverbio sardo "pagu genti, bona festa" (poca gente, buona festa). È il messaggio lanciato dal presidente regionale della Pro Loco Raffaele Sestu. Soprattutto in vista della fine dell'estate e dell'autunno. "Con il distanziamento sarà impossibile avere la folla pre Covid - racconta all'ANSA - E allora si può puntare su un nuovo modello: ingressi contingentati come ha fatto Perdasdefogu per il suo festival letterario".

Un invito a non chiudere e ad adeguarsi alla situazione in maniera positiva: "Chiudere no - suggerisce - anche con poco e con poche presenze bisogna andare avanti. Puntando sulla qualità per continuare a lasciare il segno. Ma qui occorre l'aiuto della Regione: bisogna abbattere i costi dei trasporti per consentire ai turisti che stanno scoprendo i tesori dell'interno di essere qui anche a settembre".

Sagre pesanti per l'economia sarda. "Si è fermata una macchina da 15 milioni di euro più indotto - spiega Sestu- . Ma con il Covid 19 è più importante sopravvivere. Certo un altro lockdown sarebbe letale per l'economia. Ecco perché è importante andare avanti, con attenzione. Il Porcino d'oro di Arzana quest'anno sarebbe dovuta essere una edizione spettacolare con la presenza di Sicilia e Corsica per un ideale connubio tra le isole del Mediterraneo. E invece dovremmo ripensare alcuni dettagli. Cercando di fare cose piccole, ma che lascino il segno". 
   

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