Sardegna

Air Italy: accordo su cassa integrazione per 10 mesi

Sindacati, scongiurati 1.465 licenziamenti

Redazione Ansa

Dai proclami di voler costruire la più grande compagnia aerea d'Europa, con oltre 10mila posti di lavoro, alla cassa integrazione strappata con le unghie e coi denti dai sindacati per dare almeno un paracadute ai 1.453 dipendenti destinati alla procedura di licenziamento collettivo. Il destino di Air Italy si è compiuto in appena due anni. E senza lieto fine. I sogni di gloria del 2018, quando la Qatar Airways, raccogliendo le ceneri dell'ex Meridiana, acquisì il 49% delle quote societarie (il 51% è rimasto in mano ad Alisarda) si sono trasformati presto in incubo.

I fantasmi della disoccupazione prendono corpo a febbraio di quest'anno, quando i soci Air Italy approvano la messa in liquidazione in bonis della compagnia e l'avvio della procedura di licenziamento collettivo per 1.453 dipendenti. Il lockdown e il successivo Decreto Cura Italia congelano le procedure per 60 giorni. Ma con l'inizio dell'estate la battaglia dei sindacati e dei lavoratori riprende, davanti ai propositi della società di proseguire sulla strada dei licenziamenti. Il Governo si impegna per concedere 10 mesi di cassa integrazione, ma azienda, liquidatori e sindacati nonostante numerose videoconferenze non riescono a trovare i termini per un accordo.

Il 25 agosto l'Enac sospende la licenza di trasporto aereo di Air Italy, che si è disinteressata per il rinnovo. Ieri la svolta: dopo un braccio di ferro andato avanti per settimane, arriva l'accordo. Air Italy cede alle richieste dei sindacati e con la benedizione dei ministeri Lavoro, Trasporti e Sviluppo economico, insieme con le Regioni Sardegna e Lombardia, le parti sottoscrivono l'intesa che garantisce ai lavoratori 10 mesi di Cig, l'anticipo da parte dell'azienda della tredicesima, della quattodicesima e del Tfr maturato. E' previsto anche un anticipo-prestito di 1.200 euro al mese per un massimo tre mesi, per sopperire a eventuali ritardi dell'Inps nella erogazione delle indennità.

L'accordo riconosce anche i rinnovi delle abilitazioni e delle certificazioni per il personale navigante e tecnico, nonché un piano di politiche attive per il reinserimento al lavoro dei dipendenti, curato dalle due Regioni. "Abbiamo seguito la crisi di Airitaly dal primo giorno con dedizione e serietà. L'accordo per la cassa integrazione ai dipendenti è un primo passo che tutela importanti professionalità. Nei prossimi mesi continueremo a lavorare per trovare risposte ai bisogni dei lavoratori", commenta la ministra dei Trasporti, Paola De Micheli.

"È un primo passo per la salvaguardia dei posti di lavoro e la tutela del know how acquisito nel settore - afferma il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas Adesso ci aspettiamo che queste professionalità siano inserite in un piano industriale coerente che valorizzi sia i collegamenti di medio e lungo raggio sia quelli di corto raggio che mettano al centro la nostra Isola e la continuità territoriale".

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