Prime visioni nazionali e cinema d'autore con "Working girls" di Anne Paulicevich e Fréderic Fonteyne e "Europa, based on a true story" di Kivu Ruhorahoza al Carbonia Film Festival. I due lungometraggi sono in lizza assieme ad altri sei al concorso internazionale della rassegna che sui temi del lavoro e migrazione si apre oggi e prosegue fino all'11 ottobre con una programmazione tra incontri e proiezioni in presenza e da remoto.
Un segreto di cui le famiglie sono all'oscuro. "Europa, based on a true story" è invece un documentario che racconta di immigrazione e relazioni sullo sfondo della Brexit. È incentrato su un progetto cinematografico in cui una complessa storia sentimentale diventa una cartina di tornasole per far emergere tensioni e contrasti sociali legati all'immigrazione. Il regista sceglie una chiave personale e metacinematografica per documentare una realtà minacciata da tendenze xenofobe e rigurgiti razziali.
L'appuntamento serale del 7 ottobre è con un film fuori concorso: Spaccapietre di Gianluca e Massimiliano De Serio (ore 21, Cine-Teatro Centrale). E' la storia del rapporto intimo tra un padre e un figlio alimentato da una promessa impossibile, ovvero restituire al figlio la mamma che non c'è più. Presentato all'ultimo Festival di Venezia, dove ha riscosso successo di pubblico e critica, il film interpretato da Salvatore Esposito è un'efficace riflessione sul mondo del caporalato, con coraggio racconta una realtà troppo spesso taciuta.
Cinema: prime visioni nazionali al Carbonia Film Festival
E fuori concorso arriva da Venezia "Spaccapietre"