Sono le sette Féminas 2020 incoronate da Coldiretti Donne Impresa Sardegna, in occasione della Giornata Internazionale delle donne rurali. Si tratta di un riconoscimento riservato alle donne sarde che in diversi settori della vita sociale, culturale ed economica hanno centrato i loro obiettivi con passione e tenacia.
Da Carmen Usai, 90 anni, la prima donna a correre in auto la Alghero - Scala Piccada, ma anche atleta e allenatrice di pallamano, a Elisabetta Loi, fotoreporter di agenzie nazionali e internazionali, accreditata dallo Stato Maggiore della Difesa come giornalista da inviare in aeree di crisi. Da Valentina Zurru, in plancia di comando nelle miniere della Carbonsulcis, a Cristina Pisanu, che dopo aver perso mani e gambe in un incidente ha firmato una psicobiografia e sostiene con la sua testimonianza chi ha sventura di un tragico evento come quello che l'ha coinvolta. Da Giusy Stellino, primo questore donna in Sardegna, a Cristina Puddu, prima Ordinaria di Fisica a Cagliari, dove ha contribuito alla nascita di una sezione dell'Istituto nazionale di fisica, sino a Rita Pirisi, l'anima dell'agriturismo Sa Mandra di Alghero, esempio di cucina contadina a km0 in un'azienda agricola votata all'economia circolare.
A premiarle a Sassari, il presidente di Coldiretti Sardegna, Battista Cualbu, il direttore Luca Saba, la responsabile regionale di Coldiretti Donne, Elisabetta Secci, e i direttori del Banco di Sardegna e della Nuova Sardegna, Giuseppe Cuccurese e Antonio Di Rosa. Hanno partecipato in collegamento video la responsabile e la coordinatrice di Coldiretti Donne, Floriana Faizza e Silvia Bosco.
"Féminas è un premio speciale delle donne per le donne - dice Elisabetta Secci - sono tante le eroine sarde che silenziosamente e quotidianamente, con coerenza, sacrificio e scelte difficili, portano avanti i propri sogni e le proprie idee". La coordinatrice le definisce "esempi positivi per donne, come quelle di Coldiretti Donne Impresa, che si confrontano e vogliono crescere facendo rete con tutti".