Quaranta milioni di euro per i danni causati dall’alluvione del 28 novembre a Bitti e in altri territori della Sardegna. La Giunta guidata da Christian Solinas li ha stanziati con un emendamento alla monovrina anti-Covid da 473 milioni che il Consiglio regionale dovrà approvare entro stanotte, pena l’impossibilità di spendere le risorse. I quaranta milioni sono così ripartiti: venti milioni per il 2020 e venti per il 2021. Per l’anno in corso, dieci milioni andranno a costituire un fondo istituito presso la direzione generale della Protezione civile regionale e gli indennizzi saranno concessi sotto forma di contributo a fondo perduto destinati alle famiglie, a ristoro dei danni subiti dalle abitazioni e da beni mobili e immobili, e alle imprese che abbiano subito danni dove si svolgono le attività produttive. Altri dieci milioni andranno all’Agenzia Laore per i primi interventi in favore delle aziende agricole che hanno subito perdite della produzione dopo le piogge. Per l’anno prossimo, i restanti venti milioni sono indirizzati ai Comuni per il ripristino delle infrastrutture e delle condizioni di sicurezza nelle aree interessate.
SOLINAS - "Ho trovato una comunità forte che nonostante la disgrazia vuole mettersi in piedi". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Christian Solinas che ieri è stato a Bitti, riferendo in Aula sulla situazione del territorio di Bitti e delle altre zone dell'Isola colpite dall'alluvione. "Oggi - ha spiegato - proponiamo un emendamento all'assestamento di bilancio che stanzia 40 milioni di euro per arrivare il più presto possibile a ripristinare la normalità". Quaranta milioni per "un ristoro immediato alle famiglie colpite, così da consentire di riutilizzare le abitazioni". "Abbiamo anche chiesto al governo una corsia preferenziale per questi interventi - ha detto - perché l'intera partita della mitigazione del dissesto idrogeologico soffre un rallentamento burocratico, c'è comunque piena collaborazione Stato-Regione, abbiamo dispiegato tutte le forze possibili in campo per ripristinare subito il sistema viario e sistemi reti di comunicazione".
"Sono ore di intenso lavoro - ha continuato il governatore - e tutto questo inoltre accade mentre è già in atto l'emergenza Covid-19, tanto che nell'evacuazione di alcune località abbiamo dovuto allestire palestre separate per chi si trovava in isolamento domiciliare per la positività al Covid-19". Il presidente ha poi ricordato che la Giunta ha già deliberato lo stato di emergenza e chiesto lo stato di calamità per le produzioni agricole danneggiate. Infine, richiamando la telefonata ricevuta dal presidente della Repubblica Mattarella, "credo sia importante in questo momento l'unità e la collaborazione delle istituzioni in questo momento". All'inizio dei lavori, su richiesta del presidente dell'Assemblea Michele Pais, l'Aula ha osservato un minuto di silenzio per ricordare le tre vittime del maltempo.
LAMPIS - "L'avviso di allerta di elevata criticità per rischio idogeologico per le giornate del 27 e del 28 novembre è stato diramato il 26, quindi tempestivamente". Lo ha dichiarato l'assessore dell'Ambiente con delega alla Protezione civile della Regione Sardegna Gianni Lampis, riferendo in Consiglio regionale sull'alluvione dello scorso sabato. "Il sistema regionale - ha spiegato - non si è fatto trovare impreparato e ha schierato tutte le forze a disposizione per affrontare l'emergenza: Corpo forestale, Protezione civile e Forestas". A loro, "va un sentito ringraziamento per l'attività svolta in questi giorni difficili, da estendere ai vigili del fuoco, ai militari dell'Esercito, ai volontari e ai primi cittadini". Ripercorrendo le azioni messe in campo, Lampis ha chiarito che "la Protezione civile ha contattato i sindaci neoeletti di 115 comuni e ha organizzato una videoconferenza di coordinamento alla quale hanno partecipato anche le Prefetture".
Da quel momento, ha sottolineato, "tutte le operazioni sono state seguite costantemente grazie ai collegamenti garantiti anche dai ponti radio regionali, unico modo che ci ha permesso di avere un contatto diretto con il sindaco di Bitti". A questo proposito, Lampis ha voluto ricordare lo stanziamento di dieci milioni con cui recentemente la Giunta ha predisposto l'istituzione di un punto radio in tutti i 377 comuni della Sardegna, "dotazione importante per attivare in qualsiasi situazione un filo diretto con gli amministratori locali". Quanto all'impatto del maltempo, l'assessore ha precisato che "il ciclone mediterraneo ha investito la Sardegna con precipitazioni intense sulla parte orientale, in particolare Ogliastra, Baronie, Barbagie e Nuorese, e nel Medio e Alto Campidano e in misura minore in altre zone, come Sarrabus e Gerrei". Rispetto agli eventi storici, "le piogge sono state simili a quelle dell'evento che investì Villagrande Strisaili nel dicembre 2004, mentre la struttura spaziale del fenomeno e la sua evoluzione temporale ricordano quello del novembre 2013 in Gallura". Infine, "le piene più importanti si sono registrate nei bacini del Cedrino, del Posada e del Fluminimannu di Pabillonis".
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