Una squadra che sa darle. Ma che non sa evitare di prenderle. Sin quando ha la palla tra i piedi e attacca può anche creare occasioni e spettacolo. Ma quando la palla ce l'hanno gli altri è sempre vita spericolata. Come dimostra l'azione che ha procurato il rigore decisivo per il pareggio al 94' di Nzola. E come dimostra la storia di questo avvio di campionato. Il Cagliari è specialista nelle rimonte (Atalanta, Torino, Crotone e Spezia). Ma ancora di più nel farsi rimontare (Sassuolo, Torino, Crotone, Bologna due volte e Spezia). "Avremmo meritato la vittoria - ha detto Di Francesco a fine gara - perché abbiamo giocato un secondo tempo strepitoso.
Non siamo stati cinici, in alcune occasioni c'è stato un pizzico di sfortuna. Nel finale alcune situazioni avremmo potuto gestirle meglio, con più accortezza, ma ci può anche stare dopo 94'. Il calcio è anche questo: bisogna rimanere attenti e concentrati sino all'ultimo".
L'esperimento dei "quattro attaccanti" insieme in campo è andato bene a metà. "Nel primo tempo lo Spezia è stato più bravo di noi, sia nell'approccio alla partita sia nel possesso palla. Eravamo statici, poco aggressivi. Nonostante questo, abbiamo avuto a disposizione un paio di occasioni per segnare. Nella ripresa abbiamo avuto tutto un altro piglio, si è vista una squadra spigliata, determinata, con maggior qualità nelle giocate. Come se si fossero scaldati nel primo tempo, i quattro attaccanti hanno trovato le misure, si sono sacrificati e sono stati bravi a rendere la vita difficile a difensori e centrocampisti dello Spezia in fase di impostazione, hanno dato alla squadra più equilibrio. Peccato per un paio di occasioni che avremmo potuto sfruttare per chiudere la partita. Forse non averle trasformate ha un po' influito, ha fatto capolino il timore di non riuscire a portarla a casa".
Modulo che ora può essere riproposto. "Ripartiamo da qui, da questo secondo tempo che è stato ottimo anche dal punto di vista tattico, al di là del risultato finale".Tra le note positive il ritorno al gol di Pavoletti: non segnava da un anno e mezzo. E ha ritrovato la via del gol con un colpo di tacco visto che non è stato quasi mai cercato con palloni alti: il fiuto c'è sempre, la condizione può ancora crescere. Bene anche Zappa, al terzo assist in questo campionato: sulla fascia destra gli scambi con Ounas sono ormai automatici. Ora di nuovo il Verona, questa volta al Bentegodi.
Aspettando buone notizie sul fronte Covid."È sempre in agguato - ha detto il mister - incrociamo le dita". Il primo a tornare in campo potrebbe essere Godin: per metà settimana si attende il tampone della possibile liberazione. In teoria anche Simeone potrebbe essere recuperato giusto in tempo. Mentre per Nandez, risultato positivo due giorni fa, i tempi sono proprio al limite. Per non parlare di Pereiro, sará eventualmente disponibile solo per la gara con l'Inter.