La Giunta regionale ha approvato la rimodulazione degli investimenti previsti nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid con un incremento dei fondi destinati al potenziamento dei Pronto soccorso. Un'operazione che porta la dotazione finanziaria regionale da 3,2 milioni a un totale di 16,7 milioni per la realizzazione di interventi che andranno ad ampliare la portata di quanto già previsto nel Piano approvato a luglio.
"Abbiamo moltiplicato le risorse disponibili per la realizzazione di importanti interventi nei Pronto soccorso - spiega il presidente della Regione, Christian Solinas - includendo anche presidi ospedalieri precedentemente non inseriti nel Piano di riorganizzazione della rete ospedaliera in emergenza Covid e per i quali i fondi stanziati dal 'decreto Rilancio' non sarebbero stati sufficienti. Il Covid - prosegue il governatore - ha cambiato il modo di concepire la sanità nel mondo. Investire negli ospedali e nei servizi del territorio è stata la nostra priorità ancora prima che la pandemia arrivasse nell'Isola e lo è ancora di più oggi. Proseguiamo su questa strada guardando al futuro, tutelando la salute dei sardi".
Dodici complessivamente gli ospedali indicati nella rimodulazione degli interventi, cinque (San Camillo a Sorgono, A. Segni a Ozieri, Paolo Merlo a La Maddalena, Cto a Iglesias e Nostra Signora di Bonaria a San Gavino Monreale) i presidi che si aggiungono a quelli già precedentemente inclusi nel Piano regionale.
"Dall'inizio dell'emergenza abbiamo realizzato numerosi interventi sui nostri ospedali. L'investimento approvato - dichiara l'assessore della Sanità, Mario Nieddu - consentirà ulteriori adeguamenti dei pronto soccorso anche attraverso l'ampliamento degli spazi e, in alcuni casi, la realizzazione di nuovi volumi e la predisposizione di aree specifiche come zone dedicate alla gestione dei casi sospetti in attesa del risultato del tampone, aree di isolamento, ma anche semplicemente la dotazione di nuovi macchinari e strumentazione".