Un agnello su due consumato nelle tavole degli italiani per Natale è Igp di Sardegna. E' quando emerge da una indagine condotta dal Contas (Consorzio di tutela dell'Agnello di Sardegna Igp).
Il prezzo di acquisto nelle campagne nelle ultime due settimane (dove si macella il 70% degli agnelli di dicembre) si è gradualmente livellato a quello del 2019: le migliori quotazioni si registrano nel centro e nord Sardegna (3,90-4,25 euro/kg sul vivo), mentre si evidenzia una flessione nel sud dell'Isola (-15%) dove le contrattazioni soffrono sia l'assenza dei gruppi di vendita organizzati dagli allevatori o dalle cooperative sia una più diffusa presenza di commercianti mediatori.
"Nonostante la gravissima crisi economica con un drastico calo dei consumi dovuti all'emergenza Covid - rileva il presidente del Contas Battista Cualbu - il mercato dell'agnello a dicembre, relativamente a questa situazione, ha tenuto (momento più importante in cui si macellano il 40% degli agnelli dell'annata), a dimostrazione che gli italiani in questo anno anomalo hanno comunque, nel limite del possibile, rispettato la tradizione".
"In questa annata anomala ed incerta solo dopo la stesura del Dpcm e l'apertura alle movimentazioni all'interno della Regione di appartenenza - spiega il direttore del Contas Alessandro Mazzette - si è verificato uno sblocco degli ordini da parte dei grossisti, con un immediato impatto sui listini. Tuttavia, i prezzi rilevati all'ingrosso e al dettaglio si sono adeguati alle attuali condizioni economiche delle famiglie Italiane causate dalla lunga emergenza sanitaria, con una flessione media del -15% rispetto allo stesso periodo del 2019".
Sulle tavole italiane un agnello su due è Igp di Sardegna
Dati Consorzio per Natale, 300mila macellati e certificati