DI GIAN MARIO SIAS
"Club di prodotto" per affermare un territorio ad alto potenziale in un mercato turistico estremamente concorrenziale, favorendo la crescita e l'alleanza degli operatori per trasformare un'area geografica ricca di attrattive in una destinazione turistica con servizi adeguati ed esperienze diversificate in base alla domanda e alle peculiarità della zona. A lanciare la sfida è il Gal del Logudoro, regione storica della Sardegna settentrionale a vocazione rurale ma con un vastissimo patrimonio culturale, storico, archeologico, artigianale e naturale.
Il Gal, acronimo di Gruppo di azione locale, allea soggetti pubblici e privati con la missione dello sviluppo socio-economico del territorio di riferimento. Il progetto punta alla creazione di "prodotti turistici", superando lo spontaneismo che ha sin qui ha caratterizzato gli sforzi dei privati attraverso la definizione di un'offerta mirata, organica e tematizzata. Lo ha fatto con un team di esperti guidati da Josep Ejarque, professionista di lungo corso del Destination Marketing e Destination Management, di cui si occupa anche a livello accademico, protagonista di molte iniziative pubblico-private in Sardegna dopo le esperienze maturate, tra le altre, a Barcellona e Torino
Turismo attivo, enogastronomico, culturale, religioso, lento: gli ambiti su cui puntare sono molti e necessitano di vari "Club di prodotto", occasione per le aziende dell'accoglienza per riqualificare strutture e servizi in funzione di nuove domande e nuove motivazioni di viaggio. "C'è differenza tra attrattiva turistica e prodotto turistico - spiega Ejarque -. La prima consiste nelle ricchezze oggettive del territorio, il secondo invece è l'offerta nel suo insieme, con servizi che ne permettano la fruizione".
L'offerta è quel che spesso manca nei territori della Sardegna dove la lontananza dal mare non ha favorito l'elaborazione di azioni strategiche, affidando la promozione al coraggio dei privati. "Una proposta turistica di successo nasce da una logica di rete: un soggetto da solo offre un servizio, tutti insieme garantiscono il prodotto", è il leitmotiv del Gal e degli esperti. "Paesaggio, piste ciclabili o percorsi boschivi, per esempio, sono fruibili grazie alla facilità dei collegamenti stradali - è il punto - mentre l'accessibilità deriva dalla capacità di portare il prodotto nel mercato".
Il Gal punta ad entrare nella fase operativa entro marzo. Nel frattempo ci saranno incontri e confronti con testimonial ed esperti nazionali e regionali per conoscere pregi e difficoltà di esperienze di successo. "Per battere la concorrenza di altri territori vocati al turismo rurale occorre - ed è questa l'indicazione - lavorare sui prodotti di nicchia della propria zona, come quelli enogastronomici, da offrire entro esperienze tra vigneti, imprese agricole, laboratori caseari e artigianali, che sono parte del nuovo prodotto turistico. Gastronomia, patrimonio culturale, outdoor e benessere devono quindi favorire la nascita di differenziate proposte esperienziali".
Leggi l'articolo completo su ANSA.it