Subito una rete regionale di prevenzione e contrasto della violenza di genere e in generale delle discriminazioni legate all'orientamento sessuale. E' l'obiettivo di una proposta di legge illustrata oggi dalla prima firmataria Desirè Manca (M5S) con i colleghi del gruppo Michele Ciusa, Roberto Li Gioi e Alessandro Solinas. Tra i punti qualificanti del testo: la creazione di tavoli regionali permanenti, il supporto legale, l'assistenza psicologica, l'apertura di sportelli e rifugi arcobaleno, ma anche l'istituzione di un nuovo "codice rosa", cioè un nuovo codice di accesso al triage del Pronto soccorso.
"In Sardegna non esistono ancora dati ufficiali su questo fenomeno - ha spiegato Manca - e occorre una presenza più forte delle istituzioni regionali per far sì che nessuno sia lasciato indietro, per questo abbiamo presentato questo testo". Li Gioi ha insistito sull'importanza di politiche pubbliche che coinvolgano tutta la società sarda, cominciando dalle scuole e dalle carceri, e stiano davvero a fianco delle persone colpite, senza dimenticare la sensibilizzazione su questi temi così delicati, attraverso un organo del Consiglio regionale come il Corecom Sardegna.
"Quello della violenza di genere - ha ricordato il capogruppo del M5S Ciusa, è un problema ancora in larga parte "sommerso". Con questa legge vogliamo dare il nostro miglior contributo per risolverlo, agendo in profondità ed in modo particolare nella scuola, fornendo ad insegnanti e personale una formazione specifica ad ampio raggio che comprenda, ad esempio, anche certe dinamiche dei social media, spesso grandi "veicoli" di violenza".
Solinas ha detto che "la nostra è in definitiva una battaglia culturale da sempre al centro dell'agenda politica del M5S, la battaglia di chi vuole impegnarsi nella realtà, ascoltandola e studiandola anche con strumenti innovativi, per costruire una società migliore".