Servizi che aumentano perché la pandemia ha fatto crescere le richieste di aiuto. Ma i Comuni registrano meno entrate. È l'allarme del sindaco di Cagliari Paolo Truzzu sui conti del comune del capoluogo: meno quattro milioni. Come spiega il primo cittadino, alcune imposte nel 2020 hanno portato meno soldi in cassa. "Molti servizi sociali (dormitori, mense, le stesse scuole, tutta la rete di assistenza domiciliare alle famiglie, agli anziani, alle dipendenze, alle malattie) - osserva - hanno costi annui molto elevati. Le città sono la prima linea che garantisce i bisogni dei cittadini. La pandemia in corso ha aumentato le necessità e, nel contempo, i comuni hanno verificato molte minori entrate".
Sos a Roma: "Non è assolutamente mia intenzione fare dei tagli in settori delicati e importanti anche in considerazione dei tempi che stiamo vivendo, - prosegue Truzzu - devo però fare un appello al governo, anche per il tramite dell'Anci, affinché il bilancio di previsione che va approvato il 31 marzo, possa godere di nuove risorse da parte dell'esecutivo guidato da Mario Draghi".
Non esistono altre soluzioni. Andare in gestione provvisoria poi sarebbe un dramma, con il rischio concreto di mantenere il livello dei servizi già da aprile. "È chiaro che, altrimenti, - conclude il sindaco - saremo costretti a operare tagli ai servizi e modificare il bilancio: è una responsabilità che ogni amministrazione non vuole addossarsi".